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Il giudice Esposito: mai anticipato una sentenza

Il giudice Antonio Esposito

Lucia Esposito
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Dopo 24 ore di silenzio, arriva la risposta del presidente della Cassazione Antonio Esposito all'articolo firmato sabato 3 agosto da Stefano Lorenzetto sul Giornale. Il magistrato sceglie di replicare alle affermazioni del giornalista sul Fatto Quotidiano di domenica 4 agosto. Nessuna smentita alle agenzie di stampa ma una lunga intervista al quotidiano di Travaglio.  Lorenzetto aveva raccontato di una cena che si è svolta quattro anni fa all'hotel Due Torri di Verona seguita alla consegna del premio Fair Paly del Lions Club al suo amico Ferdinando Imposimato, presidente onorario aggiunto della Cassazione. In questa serata, Lorenzetto sostiene di aver sentito il giudice "malignare, con palese compiacimento, circa il contenuto di certe intercettazioni telefoniche riguardanti Berlusconi. Si soffermò sulle presunte e specialissime doti erotiche che due deputate del Pdl, delle quali fece il nome e cognome avrebbero dispiegato con l'allora presidente del Consglio". Il guidice smentisce - dalle colonne del Fatto - di essersi lasciato andare a quelle dichiarazioni. "Quelle affermazioni non sono state fatte né potevano essere fatte perché io non ho mai avuto conoscenza dell'esistenza di intercettazioni che riguardano la vita privata dell'onorevole Berlusconi- E' un'affermazione gravissima perché il giornalista mi accusa di essere illecitamente a conoscenza di presunte conversazioni coperte da segreto, delle quali invece io ignoravo e tuttora ignoro l'esistenza". Esposito, inoltre, sostiene di non aveer mai indossato scarpe da jogging (mentre Lorenzetto nel raccontare la serata aveva descritto nel dettaglio l'abbigliamento del giudice). Un altro punto che il magistrato contesta riguarda l'Amarone. Lorenzetto scrive il giudice era un po' brillo", ma Esposito nell'intervista sostiene di essere astemio. Contesta anche di aver anticipato la sentenza di condanna per Vanna Marchi.  La risposta - Lorenzetto replica sulle pagine del Giornale di oggi. luned' 5 agosto.. Ripercorre con dovizia di particolari quella serata, scrive che ci sono "testimoni poronti a confermare le affermazioni pronunciate dal giudice contro Berlusconi". Scrive: "Esposito nega di aver detto quello che invece ha detto su Berlusconi. Vuole forse costringermi a pubblicare il testo stenografico delle telefonate che ho avuto con due illustri testimoni presenti a quella cena? Lo avverto: potrebbe restarci di sale. sappia solo che il 24 luglio hi interpellato il funzionario di Stato che quella sera sedeva alla sua sinistra. A costui ho chiesto se ricordasse: a) della cena; b) delle intercettazioni svelate da Esposito con la "pagella" sulle capacitàò erotiche delle due deputate del Pdl stilate da Berlusconi. c) della sentenza su Vanna Marchi che il giudice ci anticipò durante il banchetto. Nonostante siano passati quattro anni, mi ha risposto per tre volte. "Sì che mi ricordo". opodiché gli ho anche chiesto chi fosse quel magistrato. Risposta: "non lo so, io, me lo sono trovato lì". Lorenzetto insiste nel sostenere di aver visto il giudice indossare delle scarpe da ginnastica e aggiunge un dettaglio: erano bianche. Per quanto riguarda l'Amarone, Lorenzetto si chiede che cosa avrebbe dovuto pensare nell'udire "gli sconcertanti pettegolezzi di un eminente magistrato della Repubblica?". 

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