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Letta parla alla direzione del Pd: "Uniti o viene giù tutto il sistema"

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Roma, 8 ago. (Adnkronos/Ign) - L'assemblea nazionale del Partito democratico, con all'ordine del giorno le regole per il Congresso, si terrà il 20 e il 21 settembre. Lo ha annunciato il segretario Guglielmo Epifani intervenendo alla Direzione del Pd. Sulla data delle primarie invece c'è stato un piccolo giallo: mentre montava la protesta dei renziani, Magda Negri ha chiesto alla presidenza lumi e Marina Sereni ha risposto indicando la data del 24 novembre. Una nota del Pd però ha chiarito che "il segretario Epifani ha proposto l'Assemblea nazionale il 20 e il 21 settembre, che discuterà di regole e data dei congressi (locali, regionali e nazionale). L'indicazione politica è di fare tutto entro novembre". Alla Direzione ha partecipato il premier Enrico Letta. Anche il sindaco di Firenze Matteo Renzi e' arrivato al palazzo dei gruppi di Montecitorio, dove si è svolta eccezionalmente la riunione. Il governo "deve continuare la sua opera senza fibrillazioni né logoramenti", anche perché "il Paese chiede responsabilità" ha sottolineato Epifani. "Questo e' un governo "di servizio, non di pacificazione, un'espressione che non abbiamo mai usato" ha sottolineato Epifani. Tornando sul caso della sentenza sui diritti Tv nei confronti di Silvio Berlusconi, il leader del Pd ha ribadito: "Nessuna speculazione sulla sentenza della Cassazione: abbiamo voluto solo ricordare i principi generali", compreso quello che "le sentenze si rispettano". Dopo Epifani, ha preso la parola il premier Enrico Letta che ha difeso le larghe intese. L'alternativa al governo "vorrebbe dire elezioni subito e con questa legge elettorale necessità di nuovo larghe intese" ha detto. "A 100 giorni emerge con chiarezza la fortuna e la scelta felice di aver detto da subito quali erano i binari: da subito si e' detto che il governo cerca politiche distinte dalla politica. Quest'ultima in capo ai partiti", ha aggiunto Letta. Per uscire dalla crisi, ha sottolineato quindi il premier, "serve stabilità. Sono criticato per questo ma lo ribadisco: la stabilità è un valore". "La retorica dei mercati e' rischiosa ma va spiegata: per vendere il nostro debito dobbiamo essere credibili. Stavamo morendo quando non riuscivamo più a venderlo", ha aggiunto il premier citando il caso dei tassi di interesse decennali. Letta, tra l'altro, ha sottolineato: "La ripresa non puo' essere anemica. Veniamo da un ventennio in cui l'Italia e' cresciuta la meta' della media europea". Letta si è quindi rivolto alla platea del Pd. "Dobbiamo tornare all'agibilita' politica. Se viene meno l'unita' del Pd in questo momento di sfilacciamento il sistema rischia di venir giu' -ha proseguito il premier-. L'Italia puo' farcela. Non e' impossibile e non e' propaganda. E' alla nostra portata - ha concluso -. Dipende da noi".

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