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Bossi "benedice" Marina Berlusconi:"E' la carta vincente del Cav,ha carisma ed è una donna..."

Umberto Bossi

Il Senatùr sul futuro di Silvio ha le idee chiare: "La condanna lo ha rafforzato, ma sua figlia è una risorsa". E sulla Lega: "Stiamo uniti e compatti, basta rimpianti"

Ignazio Stagno
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"Dal momento che ogni mia dichiarazione non è servita finora a fermare le voci su una possibile candidatura, devo ribadire ancora una volta, e nel modo più categorico, che non ho mai preso in considerazione l'ipotesi di impegnarmi in politica". Marina Berlusconi chiarisce di non ambire al timone di Forza Italia. La "Cavaliera" già domeni scorsa aveva affermato: "Resto al mio posto ad occuparmi delle mie aziende". Ora arriva l'ennesima chiusura a qualunque ipotesi di un suo impegno politico. Eppure sono in tanti a volerla in campo. Dopo la Santanchè, Marina ha raccolto anche l'ok di Umberto Bossi che la vedrebbe bene alla guida del centrodestra. L'ok di Bossi - Il Senatùr tra un comizio e l'altro nelle valli padane dice la sua sulla situazione politica che vede il Cav appeso tra un segnale dal Colle e la discesa in campo di sua figlia Marina. Sulla condanna della Cassazione, Bossi ha le idee chiare: "Non credo che sia la fine di Berlusconi. La condanna si traduce in maggior consenso per lui", ha affermato il Senatùr, in una intervista ad Ansa.it. Marina può vincere - Per il futuro del centrodestra, Bossi 'benedice' la discesa in campo di Marina Berlusconi. "Potrebbe raccogliere il testimone - sottolinea il leader leghista - E il fatto che sia una donna la avvantaggia". Insomma per Bossi, Marina potrebbe essere la carta vincente del Cav per ribaltare il tavolo e provare a vincere le prossime elezioni. Dopo il pressing di Daniela Santanchè, Marina ha un sponsor anche nel Carroccio e un'apertura di questo tipo, anche ragionando in chiave futura, può far ben sperare la "Cavaliera" per una nuova alleanza elettorale tra Lega e Forza Italia. La Lega sia unita -  Ma Bossi comunque pensa ancora ai problemi interni del Carroccio e soprattutto alla sua guerra aperta con il segretario Roberto Maroni. "Nella Lega ho investito tanto. La mia eredità politica, forse, è aver aperto all'idea che le cose si possono cambiare". E a Bobo dice: "Bisogna essere compatti. Basta ri mpianti. Ci sono cose che non rifarei ma non c'è nulla che mi tormenti". (I.S.)

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