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Governo, il Pd sicuro: se cade Letta, 20 del Pdl restano con noi

Enrico Letta

A sinistra ci sperano: se Berlusconi forza la mano, Napolitano si dimette ma non si va al voto. E le colombe azzurre al Senato appoggerebbero un altro governo di scopo

Giulio Bucchi
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A sinistra ne sono convinti: non tutti quelli del Pdl, checchè ne dica Daniela Santanchè, sono disposti a seguire Silvio Berlusconi fino al gesto estremo, la crisi di governo e il ritorno alle urne. L'Unità parla addirittura di "ipotesi scissione" e sicuramente esagera: in ballo c'è il Pdl e la futura Forza Italia 2.0, operazione affascinante e dal probabile ritorno elettorale che rende quasi impossibile abbandonare la nave anche alle colombe più convinte. Però, come sottolinea il Corriere della Sera, nel Pd sperano nell'attaccamento al governo dei 5 ministri pidiellini scelti da Enrico Letta. Certo, come ammesso da uno di loro, Maurizio Lupi, allo stesso premier, al momento non possono influenzare più di tanto i progetti e i sentimenti del Cavaliere. Però, se Silvio andrà fino in fondo col braccio di ferro, qualcuno potrebbe staccarsi. Non per sfiducia nel Cav, quanto per terrore di quanto accadrebbe. Pd a caccia di 20 pidiellini - La convinzione di tutti i democratici è che se cade il governo il presidente Giorgio Napolitano si dimette, senza sciogliere le camere. "E così rischiamo di trovarsi con Romano Prodi al Quirinale", sussurra il pidiellino Altero Matteoli. Incubo ricorrente nel centrodestra, che presuppone tra l'altro una maggioranza alternativa con il Movimento 5 Stelle (già affacciata da molti dem, da Alessandra Moretti su su fino allo stesso Letta). Ecco perché, se le colombe non riusciranno a ridurre a più miti consigli il Cav, alcune di loro potrebbero accettare di sostenere un Letta-bis insieme a Scelta civica. Al Senato, basterebbero 20 transfughi Pdl per garantire al premier l'esistenza di un esecutivo comunque di "scopo". Vendola: Renzi premier -L'idea di fondo, sintetizzata, è questa: far cadere Letta sarebbe un salto nel buio e non è affatto detto che si torni alle urne. Dunque, tanto meglio creare una "rete di protezione", per dirla con le parole di Tommaso Labate sul Corriere della Sera, peraltro caldeggiata sicuramente anche da Angela Merkel e dagli ambienti che contano in Europa. Ma c'è anche chi, come Nichi Vendola e Sel, lancia lì un'idea: se il Pdl fa cadere Letta, si può appoggiare un governo di scopo, sì, ma con Matteo Renzi a Palazzo Chigi. Tentativo di riavvicinarsi al Pd (spaventando Berlusconi) o, al contrario, di spaccarlo definitivamente?

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