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Gli azzurri che potebbero tradire Silvioe dare la fiducia a Letta

Berlusconi triste: visto da Benny

Almeno quattro senatori sono usciti allo scoperto: ecco chi sono

Lucia Esposito
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Non sono falchi e neanche colombe. Sono gli azzurri che non sono pronti a far saltare il governo Letta per salvare Berlusconi pur sostenendo la necessità di restituirgli la famosa agibilità politica.D''altronde Fabrizio Cicchitto in un'intervista al Messaggero l'ha detto che questa volta: "Non abbiamo n gruppo compatto come quello del 2006.Se andiamo alla rottura e non c'è la sicurezza dell'esito elettorale, il gruppo chi lo tiene?”. E sarebbero pronti a "consumare il tradimento" se si arriverà alla resa dei conti (e alla conta dei voti in Senato). Se dovesse essere crisi di governo, se Napolitano dovesse dare l'incarico a Letta-Bis chi potrebbe tradire il Cav al Senato? A Letta basterebbero pochissimi voti, una ventina per governare senza l'appoggio del Pdl. Finora, sono almeno quattro i senatori del centrodestra che sono usciti allo scoperto. Sono tutti del Sud. "Io continuo a non pensare che Silvio Berlusconi provochi la crisi di governo. Ma se la provoca...". Parla Paolo Naccarato è stato sottosegretario del governo Prodi ai Rapporti con il Parlamentoe e alle Rifome ed è molto legato a Giulio Tremonti che lo ha inserito nella sua quotanelle liste della Lega, poi passato al gruppo Grandi autonomie e Libertà. Naccarato esclude che ci sia crisi di governo, ma se dovesse essere dice: "Se il Cav provocaasse una crisi di governo penso che verrà fuori una maggioranza silenziosa. E che il Cavaliere, in questo caso, si troverebbe ad avere ad avere a che fare con moltissime sorprese e grandi delusioni". Ma non è solo. Giuseppe Castiglione, sottosegrertario del Pdl dice; "Dobbiamo costruire una grande aggregazione di moderati, non vendere il nostro futuro a Santanchè e compagni",  Nella lista dei sospettati - Sull'argomento si è sbilanciato anche  Salvo Torrisi: “Aprire una crisi ora sarebbe un clamoroso errore nei confronti del paese”. Con l'ex presidente dell'Ordine degli avvocati di Catania ci sarebbero anche anche Pippo Pagano, al suo primo mandato in Parlamento e il palermitano Francesco Scoma che, intervistato dal Fattoquotidiano.it dice:  “E' ovvio che Berlusconi rimane il leader assoluto del partito, ed è normale che il partito si muova per tutelarlo – dice al fattoquotidiano.it – ma qui non si può mettere sul piatto della bilancia il nostro senso di responsabilità nei confronti del Paese: la situazione è grave e noi non possiamo parlare di guerra civile”. E ancora:  “Non è che se una cosa la dice la Santanché vuol dire che la pensiamo tutti: qui non bisogna essere né falchi e nemmeno colombe, bisogna pensare a ricostruire il partito e a lavorare con responsabilità. Non si può certo dire che se a settembre non arrivano soluzioni certe poi si molla nel caos: bisogna fare un ragionamento politico. Mi riferisco anche a certi esponenti del Partito Democratico, autori di dichiarazioni belligeranti, quando invece dovrebbero comunque essere grati a Berlusconi che ha fatto nascere questo governo”. Quando il giornalista del Fattoquotidiano.it gli chiede se C'è quindi la possibilità che alcuni pezzi del Pdl diano comunque la fiducia a Letta, andando contro gli ordini di scuderia? “Mi sembra abbastanza presto per ipotizzare una situazione del genere certo è che non si può pensare di risolvere tutto già a settembre, bisogna avere pazienza, pensare a lavorare per Berlusconi ma garantendo anche il Paese da una possibile crisi”. Ma la lista sarebbe ancora più lunga secondo Il Messaggero comprende anche Giovanni Billardi, s, o il pugliese Pietro Iurlaro, Pippo Pagano, Antonio Milo, Vincenzo D'Anna, Pietro Langella, Ciro Falanga o Giuseppe Ruvolo. La replica - "Non ci possono essere interpretazioni malevole rispetto a quanto abbiamo sempre pensato e sostenuto. Siamo e resteremo assolutamente leali e coerenti con il nostro leader Silvio Berlusconi. Rispetto alle strategie politiche e alle scelte parlamentari ci continueremo ad attenere, senza dubbi e perplessita', a quelle che saranno decise congiuntamente dal partito e dal gruppo del Senato guidato dal presidente Schifani. Auspichiamo che si trovi una soluzione che salvaguardi il governo nell'interesse del Paese". Lo dichiarano i senatori del Pdl Giuseppe Pagano e Salvatore Torrisi.

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