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Sondaggio Euromedia, Pdl al 29%, Pd al 25%, M5S al 19%

Silvio Berlusconi

L'abolizione dell'Imu porta in vetta gli azzurri. Gli elettori dem non perdonano le larghe intese. Ma gli italiani dico "no" ai senatori a vita: "Napolitano ha sbagliato, c'è la crisi"

Ignazio Stagno
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L'abolizone dell'Imu rafforza il Pdl e manda in con fusione il Pd. Secondo l'ultimo sondaggio Euromedia, il Pdl raggiunge la vetta del 29% mentre i democratici crollano al 25,5%. La bagarre sulla Service Tax e sulle coperture per l'Imu ha disorientato di più il centrosinistra, come racconta Alessandra Ghisleri su il Giornale: "Le riflessioni che abbiamo raccolto sono tipiche di persone incerte e questa incertezza è dovuta proprio alle soluzioni individuate dal governo per eliminare l'Imu". Ma il centrosinistra è in calo anche per il nodo larghe intese. L'elettorato del Pd fatica di più a comprendere la coabitazione a palazzo Chigi di dem e azzurri. Così comincia ad andare giù la fiducia degli elettori del Pd nell'avventura di Letta premier. In calo pure Grillo che passa dal 20 al 19%. "No ai senatori a vita" -  Poi sempre socondo i dati Euromedia, gli italiani hanno detto "no, grazie" per la nomina dei senatori a vita. Gli italiani non hanno gradito il regalo di Giorgio Napolitano. Re Giorgio ha di fatto sfruttato il suo "Porcellum" personale per nominare quattro poltronisti per un eventuale ribaltone anti-Cav. L'operazione però ha suscitato non poche polemiche. I senatori, da Abbado a Piano, e dalla Cattaneo a Rubbia hanno un curriculum antiberlusconiano di lungo corso. In più la Cattaneo entra a palazzo Madama a soli 51 anni con un peso sulle casse dello Stato che durerà per almeno altri 40 anni, Abbado e Piano di fatto n Italia non hanno mai vissuto e sono stati contribuenti all'estero, in Svizzera il primo in Francia il secondo, e Rubbia è tra i "contestati" dal fisco. Insomma un profilo non proprio ideale per ambire alla poltrona eterna a palazzo Madama. Così, come racconta, gli italiani interpellati da Euromedia, non sono d'accordo con la scelta di Napolitano. La risposta più comune degli intervistati è: "Non doveva nominarli perchè per ora c'è la crisi". Anche a sinistra si spaccano. Il 40% dell'elettorato rosso non ha gradito le scelte del "compagno" Giorgio. Mentre sul fronte centrodestra si ricompatta dietro al "no" ai sentori a vita il fornte Pdl-Lega. 

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