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La verità sul "pizzino" di Schifani:"Il Pd ha deciso farà fuori Berlusconi"

Ignazio Stagno
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Un foglietto. Disegni, schemi e qualche parola chiave. Il "pizzino" di Renato Schifani, lasciato sul tavolo di palazzo Madama durante la riunione dei senatori del Pdl a porte chiuse, indica il clima che c'è attorno al Cav. Nero su bianco, su un biglietto lasciato nella stanza della riunione Schifani non nasconde ai suoi che i segnali "ostili e ideologici" che arrivano dal Pd sono "chiari: hanno l'occasione di eliminare Berlusconi, non la perderanno". Il suo ragionamento è legato alla storia politica di Berlusconi: c'è in gioco la sua "agibilità giuridica e personale". Tutti con Silvio - Insomma l'ex presidente del Senato è sicuro che il Pd farà fuori Berlusconi. Il foglio parla chiaro. Ma Schifani comunque nonostante le sue parole "nero su bianco", vuole ricompattare il Pdl. "Noi dobbiamo tanto, se non tutto, a Silvio Berlusconi. Solo a lui spetta decidere cosa fare" delle sorti del governo: "l'importante è essere uniti. Il nostro è un grande partito, con una grande storia. Siamo già stati all'opposizione: dobbiamo essere pronti a tutto, anche a tornare all'opposizione. La crisi dipende da altri partii, non da noi. Il Pdl è unito, pronto a qualsiasi battaglia", ha affermato Schifani davanti ai senatori azzurri proprio mentre in Giunta cominciavano i lavori per esaminare il "dossier Berlusconi". Ma quelle parole "il Pd ha un'occasione e non la perderà", pesano come un macigno. La resa dei conti tra Pd e Pdl è inevitabile. E Schifani lo sa bene: "Vedo l'avvicinarsi di un momento di crisi. Quando si convive in un'alleanza devono vigere le regole del reciproco rispetto" e dal Pd "non riscontriamo questo atteggiamento. Vedo l'avvicinarsi verso un countdown che determinerà irreversibilmente scelte politiche".(I.S.)

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