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Il Colle chiede amnistia e indulto, Berlusconi spera

I tempi per l'esecuzione della pena del Cav si allungano. La richiesta dei servizi sociali verrà analizzata a dicembre o in primavera. Se il Parlamento accelera, Silvio può salvarsi

Ignazio Stagno
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Giorgio Napolitano l'ha detto: "Per affrontare l'emergenza carceraria ritengo necessario intervenire nell'immediato con il ricorso a rimedi straordinari tra cui indulto ed amnistia". Il Colle dunque apre all'ipotesi di un provvedimento di clemenza che possa alleviare la situazione del sovraffollamento delle carceri. Ma il suo messaggio potrebbe interessare, e molto da vicino Silvio Berlusconi. Il Cav è stato condannato a 4 anni per frode fiscale nel processo Mediaset. Tre anni sono coperti dall'indulto, ma uno Silvio deve scontarlo. Entro il 15 ottobre Berlusconi dovrà decidere se andare ai servizi sociali oppure ai domiciliari. Secondo quanto hanno riferito i suoi legali Berlusconi avrebbe optato per i servizi sociali. La speranza appesa al calendario -  La tebella di marcia per la pena del Cav è lunga. Una volta presentata la domanda per l'affidamento ai servizi sociali al tribunale competente (in questo caso quello di Milano), il Tribunale di Sorveglianza fisserà un'udienza alla quale parteciperà come rappresentante dell'accusa un Procuratore generale: durante l'udienza verrà deciso se accogliere o meno l'istanza e, se verrà accolta, verranno stabiliti anche i particolari dell'affidamento. Tutto ciò potrebbe accadere o a dicembre, oppure entro la prossima primavera del 2014.  Ecco, è proprio su questo calendario che Berlusconi può sperare proprio nell'indulto o nell'amnistia. Se il Senato e la Camera dovessero accogliere il messaggio di Napoletano e quindi dare il via al provvedimento in tempi brevi allora, Silvio potrebbe godere, pure lui dell'annullamento della condanna.   

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