Silvio Berlusconi indagato, Antonio Ingroia: "Giusto farlo, è tornato in politica"
Silvio Berlusconi indagato come mandante per le stragi di mafia? Ovviamente non poteva esimersi dal dire la sua su un'inchiesta lunare uno come Antonio Ingoria, nemico giurato del Cavaliere e sparito da qualsiasi radar dopo aver abbandonato la toga ed essere sprofondato in politica. Ma ora, ovviamente, ritorna. Alza il ditino e spiega: "È un atto doveroso perché quelle dichiarazioni sono talmente gravi che non potevano passare inosservate", afferma riferendosi a quanto detto dai Graviano intercettati in carcere. "Quando furono pubblicate dissi subito che il minimo che la Procura di Firenze potesse fare era riaprire le indagini. Credo che anche Caltanissetta e Palermo dovrebbero prestarvi attenzione, sempre che già non lo abbiano fatto". Non ha dubbi, l'ex pm: "Quelle dichiarazioni rimandano a un rapporto tra Cosa Nostra e Berlusconi che merita un approfondimento. Non si possono accogliere parole simili come un atto di fede, l'attendibilità di Graviano va verificata e l'unico modo per farlo è aprire un'indagine". Dunque, il capolavoro finale: "Berlusconi è tornato in piena attività politica. Davanti a questo suo rinnovato impegno non si possono lasciare punti interrogativi", ha concluso. Insomma, giusto indagarlo poiché ritorato a fare politica. Una teoria assai peculiare.