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Sicilia: Musumeci e il risiko della giunta, contatti con Salvini

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Palermo, 15 nov. (AdnKronos) - E' sul tavolo di Matteo Salvini il 'dossier Sicilia'. A condurre le trattative con il neo governatore Nello Musumeci in vista della formazione del nuovo Esecutivo, infatti, sarebbe direttamente il leader della Lega, che sull'Isola ha puntato molto in campagna elettorale. Incassato il risultato adesso è il tempo di riscuotere i frutti dell'accordo. Sul tappeto c'è il risiko della Giunta e dopo l'esclusione dal listino i leghisti non hanno fatto mistero di ambire a un posto nella squadra. "E' un atto dovuto" sussurra qualcuno, richiamando le intese raggiunte durante la lunga campagna elettorale. Così tra l'ex presidente della commissione regionale Antimafia, che oggi ha fatto il suo primo ingresso a Palazzo dei Normanni da governatore e che sabato prossimo sarà ufficialmente proclamato, e il leader del Carroccio i contatti sarebbero stati più d'uno. A salutare Salvini all'aeroporto di Fontanarossa all'indomani del successo elettorale insieme ai colonnelli di Noi con Salvini in Sicilia, infatti, c'era anche Musumeci. I contatti, spiegano fonti vicine al neo governatore, sono quotidiani con tutti i leader della coalizione di maggioranza. Perché da ricomporre c'è il puzzle della Giunta. Così dopo la settimana di riposo, Musumeci è già a lavoro. Mediazioni e 'abboccamenti' per chiudere il cerchio e stringere i tempi. Ma proprio la formazione della nuova giunta deve fare i conti con le rivendicazioni e le aspirazioni degli alleati. "Un assessorato? Direi che è dovuto visto il risultato elettorale. Abbiamo ottenuto insieme a Fratelli d'italia quasi il 6 per cento e visto che siamo stati esclusi dal listino"... ragiona con l'Adnkronos una fonte autorevole del partito. Insomma i leghisti non ci stanno a rimanere a mani vuote. Anche se, si affrettano a precisare, "la decisione spetta al presidente Musumeci e noi non rincorriamo le poltrone". Ma, ragionano, il risultato della Lega, che per la prima volta avrà un suo rappresentante a Sala d'Ercole, non può essere ignorato. E l'aspirazione è ad avere una delega di peso che "ci possa dare modo di lavorare per la Sicilia". Dalla Sanità alla Formazione. Insomma niente presenza di 'rappresentanza'.

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