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Sicilia: Anzaldi, vertici M5S conoscevano metodi La Gaipa

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Roma, 16 nov. (AdnKronos) - “L'inchiesta sul caso La Gaipa, il candidato M5S in Sicilia arrestato per estorsione, sta facendo emergere uno scenario che incastra pesantemente il partito di Grillo: i vertici M5S sapevano da mesi dei metodi di sfruttamento del lavoro utilizzati dall'imprenditore di Agrigento, eppure lo hanno candidato lo stesso e se fosse stato eletto oggi siederebbe in Assemblea regionale. Erano stati informati con email e file audio". Lo scrive su Facebook il deputato M5S Michele Anzaldi. "Siamo di fronte, peraltro, all'ennesima faida giudiziaria targata M5S, perché il dipendente che ha denunciato l'estorsione -aggiunge l'esponente Dem- è anche lui un militante M5S. Un caso che rischia di far impallidire il processo firme false di Palermo. Luigi Di Maio, da Washington, con al fianco l'ambasciatore italiano Armando Varricchio, ha dichiarato, annunciando la sospensione di La Gaipa dal partito: ‘Noi abbiamo agito subito'. Ma i giornali parlano di email inviate allo staff di Grillo già a luglio con la denuncia dei metodi di La Gaipa, denuncia corredata da file audio di registrazioni. Di Maio, invece, è intervenuto solo dopo che La Gaipa è stato arrestato. Altro che ‘agiamo subito'. Sapevano che La Gaipa sfruttava i lavoratori, ma lo hanno candidato lo stesso. Di tutto questo, però, non si è parlato a Washington per la visita di Di Maio: forse né lui né l'ambasciatore hanno ricevuto la rassegna stampa italiana”.

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