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Banca Etruria, Maria Elena Boschi al contrattacco: "Giuseppe Vegas? Voleva addirittura incontrarmi a casa sua"

Andrea Tempestini
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Dopo le dichiarazioni di Giuseppe Vegas in Commissione Banche, Maria Elena Boschi sceglie Otto e Mezzo di Lilli Gruber per difendersi. Il presidente Consob, infatti, ha affermato di aver parlato con l'allora ministra di Banca Etruria, la quale si era detta preoccupata per la fusione con Bpvi. "C'è sicuramente accanimento nei miei confronti", ha esordito la Boschi su La7. "Non si cerca la verità, ma ci si nasconde dietro l'alibi di Maria Elena Boschi". Le opposizioni, ovviamente, invocano le dimissioni, ma la sottosegretaria è nettissima: "Dimissioni? No, le opposizioni sono due anni che ripetono la stessa cosa, quello che ho detto due anni fa lo ridico e lo confermo". Leggi anche: Il sondaggista: quanti voti perde il Pd per le parole di Vegas. Cifre impressionanti La Boschi, poi, ha calato l'asso della sua strategia difensiva: "Ho incontrato Vegas all'inizio del mio mandato come tutte le altre autorità, ci sono stati più incontri e abbiamo parlato del sistema bancario, non di Eturia. Forse Vegas si è scordato, ma ho i messaggini, il 29 maggio 2014 lui mi chiese addirittura di incontrarci in modo inusuale a casa sua alle 8 di mattina. Io - continua - ho detto no, gli risposi che semmai ci saremmo incontrati alla Consob o al ministero". Dunque, entrando nel dettaglio degli incontri, aggiunge: "Sui giornali si parlava della aggregazione e abbiamo parlato anche di questa ipotesi ma non ci vedo nulla di strano, ma non ho chiesto di intervenire o fare pressioni". E ancora: "Io non ho interferito con l'attività di Consob. Vegas non lo ha detto, anzi ha detto il contratto ovvero che non ho mai fatto pressioni". Secondo la Boschi, "non c'è nessun conflitto di interessi perché mio padre non ha mai avuto nessun trattamento di favore. Quale è il favore di essere stato mandato a casa dal governo?". Sempre su suo padre, Pier Luigi Boschi ed ex presidente di Banca Etruria, ha chiosato: "Chi ha sbagliato deve pagare, mio padre come gli altri. Anche se ci sono lacune sulla vigilanza. Se ci saranno responsabilità lo vedrò la magistratura".

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