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Altero Matteoli, la telefonata di Gasparri: "L'ho sentito poco prima della sua morte"

Benedetta Vitetta
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"Con Altero ci siamo sentiti ieri mattina, verso le 10, poco prima che salisse in macchina. La telefonata era la stessa di sempre, di buon'ora, per fare il punto della situazione. I temi, quelli soliti: la coesione del centrodestra, le elezioni politiche e le regionali, le scadenze della nostra azione quotidiana in cui non abbiamo mai perso una dimensione di militanza. La stessa che ha portato Altero ad incamminarsi da solo verso la Toscana dove, mi ha detto prima di riattaccare, voleva cominciare ad organizzare l'ormai imminente campagna elettorale. Ma l'Aurelia gli è stata fatale. La stessa Aurelia dove tanto tempo fa ebbe un incidente dal quale uscì con gravi fratture, per poi riprendersi dopo una lunghissima convalescenza. Quella maledettissima Aurelia che aveva combattuto per dare alla Toscana una viabilità più sicura e al passo con le nuove sfide". A parlare, sulla prima pagina de Il Tempo, è Maurizio Gasparri che ricorda l'ex ministro Altero Matteoli e la loro ultima telefonata avvenuta pochi attimi prima dell'incidente automobilistico che l'ha ucciso.  Leggi anche: Le immagini sconvolgenti dall'incidente, terribile / Video "Gli ultimi tempi gli avevano riservato delle amarezze e delle ingiustizie delle quali portava il segno" continua Gasparri, "ma nonostante tutto ha proseguito la sua opera di presidente di Commissione e soprattutto di dirigente del centrodestra incaricato da Berlusconi di seguire, come spesso accadeva, le trattative più faticose tra gli alleati. In tempi di rottamazione, con tutti i danni che questa scelta comporta, Altero ha rappresentato una riserva di saggezza e di esperienza, indispensabile per districare le matasse più ingarbugliate. Unico ad essere stato ministro di tutti i governi Berlusconi che si sono succeduti dal '94 al 2011, aveva con il leader del centrodestra una consuetudine che gli consentiva più che ad altri di esprimere, con chiarezza e libertà, opinioni, valutazioni e giudizi".  

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