Luigi Di Maio, spunta un altro massone tra i candidati grillini: Pietro Landi è stato espulso
Tra le fila dei candidati del Movimento Cinque Stelle spunta un altro iscritto alla Massoneria. Dopo il caso Vitiello in Campania, Luigi Di Maio si ritrova ad affrontare anche la bufera per Pietro Landi che, secondo il sito del Foglio, ha nome e cognome e data di nascita identici a un Pietro Landi presente negli elenchi del Grande Oriente d'Italia. Candidato nel collegio uninominale alla Camera a Lucca, Landi è originario di Garfagnana e sarebbe iscritto alla loggia "Francesco Burlamacchi", tecnicamente "in sonno" dallo scorso 5 febbraio. Leggi anche: Scoppia la grana del massone: chi è il grillino che fanno fuori / Foto Così come per Vitiello, secondo l'Adnkronos i vertici grillini sarebbero corsi ai ripari con la punizione più dura possibile in questi casi, cioè l'espulsione dal Movimento. Landi resterà candidato e sarà sempre possibile votarlo nel proprio collegio, ma sulla base del contratto firmato dai candidati grillini, in caso di elezione dovrà dimettersi. Secondo l'Adnkronos, i vertici grillini sarebbero stati all'oscuro dell'appartenenza di Landi alla Massoneria: "Ha mentito perché non l'ha detto". Se Landi rispetterà il contratto sottoscritto con il Movimento, una volta eletto dovrebbe dimettersi, per quanto i sondaggi non lo diano come favorito. Gli elettori di Lucca quindi sarebbero costretti a tornare al voto in tempi brevi. In poche ore si è poi aggiunto il caso di Bruno Azzerboni, candidato grilino all'uninominale in Calabria. Anche lui sarebbe stato iscritto a una loggia massonica senza dirlo ai vertici grillini: "Non ci hanno informato, non hanno mai detto la verità. Per questa ragione - dicono dal M5S - non possono stare nel Movimento 5 stelle e sempre per questo motivo sarà loro chiesto di rinunciare al seggio". Contro di loro, i responsabili grillini dicono di riservarsi il diritto di "agire nelle opportune sedi al fine di risarcire eventuali danni di immagine".