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Lombardia: una poltrona per sette, i candidati in campo per la presidenza/Adnkronos

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Milano, 22 gen. (AdnKronos) - Giorgio Gori (centrosinistra), Attilio Fontana (centrodestra), Massimo Gatti (Sinistra per la Lombardia), Dario Violi (M5S), Giulio Arrighini (Grande Nord), Onorio Rosati (LeU), Angela De Rosa (CasaPound). Sono i candidati alla presidenza della Regione che si contenderanno lo scranno più importante di Palazzo Lombardia il prossimo 4 marzo. Sono oltre 7,8 milioni i lombardi chiamati a scegliere il successore di Roberto Maroni alla guida di Palazzo Lombardia, esprimendo la propria preferenza sulla scheda verde con la possibilità del voto disgiunto. A sostenere i candidati di punta, Gori e Fontana, due coalizioni. Per il primo Pd, Lista Gori, Obiettivo Lombardia per Gori, Insieme, Lombardia Progressista +Europa e Civica Popolare. A fianco di Fontana Lega, Forza Italia, FdI, Noi con l'Italia, energie per la Lombardia e Pensionati. In alcune province viene presentata anche la lista civica Fontana Presidente. Nel dettaglio la carta d'identità degli aspiranti governatori e loro proposta politica. GIORGIO GORI, centrosinistra Giorgio Gori, candidato del centrosinistra, nasce a Bergamo il 24 marzo del 1960. Dopo una laurea in architettura e qualche anno di giornalismo, approda a Mediaset a 24 anni, prima a ReteQuattro e poi a Canale 5. Diventa responsabile a soli 29 anni delle tre reti Mediaset, quindi direttore di Canale 5, poi di Italia Uno e ancora, di nuovo, di Canale 5. Nel 2001 lascia Cologno Monzese e dà vita a Magnolia, società di produzione che gestisce per 10 anni insieme a Ilaria Dallatana e Francesca Canetta. Nuovo cambio di rotta nel 2011, quando inizia a dedicarsi alla politica. E' l'anno in cui conosce Matteo Renzi e con lui condivide le prime Leopolde e le primarie del 2012. Si candida alle parlamentarie del Pd a Bergamo, ma non ottiene i voti utili. La delusione rappresenta la spinta decisiva per impegnarsi ancora di più in politica. Fonda un'associazione. Da lì nasce una lista civica e la candidatura a sindaco di Bergamo, sostenuto da un'ampia coalizione formata partiti del centrosinistra e da liste civiche. Mentre è primo cittadino ufficializza il 20 novembre scorso la propria candidatura alle regionali. Il 21 gennaio inaugura in corso Buenos Aires il comitato elettorale. Inizia quindi il tour elettorale: 100 tappe e 26mila chilometri negli angoli più remoti e nelle città della Lombardia. Questa sera la chiusura della campagna con un comizio al Teatro Franco Parenti di via Pier Lombardo alle 20. "Fare Meglio, Insieme" il claim che lo ha accompagnato negli ultimi 100 giorni. PROGRAMMA Welfare, lavoro, start up, salute lotta allo smog i punti cardine del suo programma, con una specifica, che non prevede nessun altro candidato, relativa alla riconversione delle auto in elettriche, a metano e ibride. In particolare, Gori mira a raddoppiare l'assistenza domiciliare alle persone non autosufficienti che in Lombardia sono 400mila. Rivoluzione sul fronte della sanità con la cancellazione delle liste di attesa e i pazienti cronici che avranno il medico di famiglia come riferimento. Sul fronte delle giovani imprese, azzeramento dell'Irap per i primi tre anni di attività. per quanto riguarda il lavoro, il programma prevede l'azzeramento dei contributi per le assunzioni di giovani in attività innovative. Per combattere lo smog Gori prevede entro il 2025 di convertire il 20% del parco auto circolante in elettriche, ibride e a metano, prevedendo misure in aiuto di chi non se lo può permettere.

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