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Vittorio Feltri: le presidenze di Camera e Senato contano meno di Trieste

Matteo Legnani
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Cari amici, voi argomentate in modo raffinato, io invece vado giù piatto e vi dico che i presidenti della Camera e del Senato contano un po' più, ma non tanto, di un cacchio: devono solo garantire la applicazione dei regolamenti senza favorire né penalizzare questo o quel partito nella attività parlamentare. Salvini viceversa, che agisce terra terra, pensa giustamente al Friuli Venezia Giulia che confina col Veneto, il quale confina con la Lombardia. Avere tre regioni contigue sotto l' insegna di Alberto da Giussano serve maggiormente che avere un papavero a Palazzo Madama che mena il torrone seduto sul trono. Leggi anche: Feltri: Brunetta ce l'ha coi leghisti, ma qualcuno deve spiegargli che ha perso le elezioni Non capisco dove sia il problema. Ovvio, il governo è un' altra faccenda e merita attenzione. Tuttavia non facciamoci troppe illusioni. Qualsiasi soluzione si troverà non saremo felici e contenti, bensì rassegnati. Non c' è forza politica che abbia i numeri per comandare, pertanto sarà obbligatorio mettere insieme una coalizione spuria e per nulla rassicurante. Forse essa durerà qualche mese, però non darà all' Italia un esecutivo capace di fornirle ciò di cui ha bisogno: una guida seria e impegnata a ridurre la sua dipendenza dall' Europa e a riportare il debito pubblico entro limiti accettabili. Il resto è acqua fresca, gioco poltronistico che interessa solo i poltronisti, cioè tutti i politici del cavolo. di Vittorio Feltri

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