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Luigi Di Maio, il retroscena sul suicidio davanti a Mattarella: così non farà il premier

Gino Coala
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Con il passare delle ore cresce la convinzione, tanto al Quirinale quanto nel centrodestra, che la tattica del tira e molla di Luigi Di Maio punti esclusivamente a sfilarsi quanto prima dal rischio di ricevere un incarico esplorativo per la formazione del governo. Il Capo dello Stato ha concesso tempo fino a mercoledì perché il leader grillino trovi un'intesa con Matteo Salvini, Di Maio però insiste con il veto su Silvio Berlusconi, costringendo così il leghista a rimanere il solo disposto a ricevere l'incarico di trovare una maggioranza in Parlamento. Leggi anche: Di Maio, il retroscena: quei segnali al Pd? Ecco il suo vero piano Certo dal Quirinale non escludono neanche il piano B, cioè affidare l'incarico alla presidente del Senato, Elisabetta Alberta Casellati. A quel punto però non ci sarebbe alcun margine di trattativa perché grillini e centrodestra possano andare insieme al governo, visto che Berlusconi ci sarebbe con tutte le scarpe. Di Maio è quindi disposto anche a sacrificarsi in prima persona, almeno evitando l'incarico al primo giro, nella sempre viva speranza, come riporta un retroscena di Repubblica, che alla fine si consumi una rottura tra Lega e Forza Italia. Solo con quella condizione, i grillini si dicono certi che "in pochi giorni" riusciranno a mettere in piedi un governo, ma come piace a loro.

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