Pierferdinando Casini, la strigliata drastica a Matteo Renzi: "Ti puoi dimettere da segretario, ma non da leader"
Mai come in questo momento nel Partito democratico c'è spazio per Pierferdinando Casini di ergersi a gigante della politica, e del buonsenso. Nel Pd la confusione regna sovrana, prossima a trasformarsi in panico e si sa quando si ha paura si rischia di prendere decisioni poco razionali. Da una parte c'è il reggente Maurizio Martina che ha aperto a un dialogo con il M5s per la formazione del governo, con i big delle minoranze, da Dario Franceschini ad Andrea Orlando che pressano sul reggente perché vada avanti. Dall'altra ci sono i renziani vicini al crollo emotivo, decisi fino all'ultimo a contrastare l'ipotesi di fare un accordo con i grillini che da anni li ricoprono di insulti. Leggi anche: E Casini fa la sviolinata anche al M5s L'unico in grado di riportare la calma era e resta Matteo Renzi. Ne è straconvinto l'ex presidente della Camera, come riporta Repubblica: "Il Pd è davanti a scelte drammatiche. Ha bisogno del suo leader". Casini come altri spera che Renzi ritiri le dimissioni da segretario e prenda in mano la trattativa con i grillini: "Vorrei dire a Renzi che ci si può dimettere da segretario, ma non da leader. E lui lo è". Certo a pensar male si fa peccato, ma di solito... diceva un altro vecchio democristiano: senza Renzi alla guida del Pd, per Pierferdi sarebbe sempre più improbabile una nuova candidatura, soprattutto ora che lo spauracchio delle elezioni anticipate sta terrorizzando i parlamentari appena eletti.