Cerca
Cerca
+

Governo, l'ombra di Giorgio Napolitano e Mario Monti sul Quirinale: verso "uno sciagurato errore"

Giulio Bucchi
  • a
  • a
  • a

Il Movimento 5 Stelle va a sbattere, il centrodestra stravince. Lo stallo, dopo le Regionali in Friuli Venezia Giulia e il fallimento di Luigi Di Maio nelle consultazioni, potrebbe risolversi in fretta: mandato a un esponente della prima coalizione uscita dalle urne del 4 marzo (Matteo Salvini, ma c'è chi rilancia l'altro leghista Giancarlo Giorgetti), si tenta la via della fiducia in Parlamento e se va male, si torna al voto. Tutto facile? No, perché sul Quirinale aleggia sempre la nube del 2011 e del 2013. Il presidente Sergio Mattarella, scrive Alessandro Sallusti sul Giornale, "dovrebbe ora, a ragion di logica, permettere di verificare l'ipotesi di un governo a guida centrodestra, l'unica ancora non esplorata nonostante parliamo della prima, dopo il Friuli consolidata, forza politica. Non farlo aprirebbe il dubbio che il Colle abbia un pregiudizio politico più duro della realtà e della volontà degli elettori". Salare quel passaggio e "andare diritti a un esecutivo del presidente (una sorta di Monti bis per intenderci) vorrebbe dire continuare la sciagurata stagione dei governi non eletti inaugurata da Napolitano, governi che sono stati la causa della crisi economica e il viatico che ha fatto ingrassare il grillismo". A tornare al voto si fa in tempo, conclude uno speranzoso Sallusti, "ma chi l'ha detto che il Parlamento, smaltita la sbornia post-elettorale, non trovi un suo equilibrio su un progetto serio e politicamente coerente?".

Dai blog