Cerca
Logo
Cerca
+

Governo Lega-M5s, per il ministero dell'Economia si fa il nome di Andrea Roventini

Cristina Agostini
  • a
  • a
  • a

Nel totonomi per il governo giallo-verde, dal premier ai ministri, ci sono già i primi veti incrociati. Magari non espressi esplicitamente, ma "nei fatti", spiega al Giornale un esponente della nuova maggioranza. Della Lega a M5s, dei pentastellati al Carroccio, ma anche dal Quirinale a personalità troppo esposte su temi sensibili, dall'Euro alle alleanze. Leggi anche: Ha preso Salvini per scemo? La ridicola offerta di Di Maio: "Io faccio il premier, e tu..." Ministero cruciale è quello dell'Economia, oggi guidato da Pier Carlo Padoan. Al momento il nome più gettonato è quello di Andrea Roventini, pentastellato, che è stato notato mentre si aggirava a Montecitorio. Per via XX settembre il Quirinale vorrebbe un nome di peso che possa rassicurare l'Europa e i mercati. Per questa ragione calano le quotazioni del leghista Claudio Borghi e di Alberto Magnai. Che potrebbero invece essere collocati al ministero dell'Agricoltura o dell'Istruzione. Ma c'è anche il nome di Giancarlo Giorgetti. Se non dovesse diventare presidente del Consiglio il braccio destro di Matteo Salvini potrebbe guidare il ministero dell'Economia. Tra i leghisti restano i nomi di Roberto Calderoli, Nicola Molteni e Raffaele Volpi. Tra gli outsider si fanno i nomi dell'amministratore della Fiera Di Roma Pietro Piccinetti e l' ex amministratore di Poste Massimo Sarmi.

Dai blog