Ue, l'affondo su Lega e M5s: "Debito e immigrati, non si tocca nulla". Borghi: "Basta Monti-Fornero"
"Le rivoluzioni non si fanno gratis. I trattati europei vanno rivisti". È Claudio Borghi Aquilini, responsabile economico della Lega, a rispondere a nome del partito al doppio affondo dell'Unione europea sul possibile governo Lega-M5s. Il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, è intervenuto in materia economica per far rispettare la linea del rigore: "L'Italia deve mantenere la rotta, riducendo gradualmente il deficit e il debito", messaggio chiaro a leader che parlano da mesi di reddito di cittadinanza, flat tax e manovra in deficit. Secondo avvertimento, quello sugli immigrati del commissario alla Migrazione Dimitris Avramopoulos: "Speriamo che col nuovo governo in Italia non ci siano cambiamenti sulla linea della politica migratoria". Traduzione: nulla deve cambiare. Matteo Salvini parla di una "inaccettabile interferenza da parte di non eletti", mentre Borghi entra nel dettaglio: "Prima devono venire le cose da fare e solo poi regole assurde scritte molti anni fa per un mondo che era del tutto diverso. Se l'ostacolo alla messa in sicurezza di una scuola, o all'aiuto per chi è rimasto senza reddito e senza pensione, è un trattato europeo, vuol dire che questo trattato è sbagliato e va cambiato. Dobbiamo essere pronti a parlare con una voce sola, per dire a quell'Unione Europea, ogni anno da noi pagata molti miliardi, che per noi vengono prima gli italiani". "L'epoca dei governi come il Monti-Fornero che facevano politiche mai votate da nessuno, distruttive per l'economia e quindi inutilmente crudeli verso cittadini deve essere chiusa per sempre - conclude - solo se siamo consapevoli di ciò andremo lontano".