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Giuseppe Conte, curriculum: la difesa dell'amico avvocato Andrea Mora

Matteo Legnani
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Spegnere l'incendio, per uno come Marco Travaglio che per anni ha soprannominato il Corsera Il Pompiere della Sera, è una specie di nemesi. Come lo trasformarsi da piromane a vigile del fuoco. Ma tant'è, alla bisogna si fa questo e altro. Il Fatto Quotidiano di oggi è una difesa a spada tratta del nei-premier incaricato Giuseppe Conte. E la difesa passa anche per l'intervista a quello che viene presentato come un caro amico di lunga data: Andrea Mora, avvocato civilista con studi a Milano e Parla e ordinario di Diritto civile all'Università di Modena e Reggio Emilia. Tocca a lui, sul Fatto, difendere il curriculum quanto meno "dubbio" di Giuseppe Conte e in particolare difendere l'amico dall'accusa di non aver avuto nulla a che fare con la New York University. Lo scoop del New York Times è stato quello che ha aperto la prima crepa (cui ne sono seguite altre) nel curriculum di Conte. Laddove lui riportava un "perfezionamento degli studi alla New York University" mentre era per quell'ateneo un totale sconosciuto. Mora, difendendo Conte, di fatto gli scava la fossa perchè conferma che presso l'ateneo newyorkese Conte non ha mai frequentato corsi o master: "E dove dovrebbe figurare il suo nome alla NYU?- chiede Mora. Ribadisco: lui andava a studiare sui testi della biblioteca dell'università come fa ogni professore universitario, cercando cose che in Italia non trovava". Lggi anche: Giuseppe Conte, il NY Times lo demolisce: "Quella stranezza sul suo curriculum...". Dubbio atroce

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