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Giovanni Toti: "Governo M5s-Lega, alcune parole d'ordine fanno paura"

Cristina Agostini
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"Continuo a guardare con una certa benevolenza, nonostante alcune cose mi abbiano fatto venire i brividi", il governo, perché "nessuno di noi è senza peccato" e "tutti hanno responsabilità". Giovanni Toti, in una intervista al Corriere della Sera, stronca il neo governo giallo-verde a cui non farà "sconti" e pensa a come rifondare il centrodestra, Forza Italia in primis.  Leggi anche: "Che cosa rischia l'Italia". Berlusconi rompe il silenzio: la cannonata contro Salvini "Questo governo nasce con una certa prosopopea", accusa il governatore della Liguria, "con alcune parole d'ordine - blocco delle infrastrutture, allungamento della prescrizione, agenti provocatori - che mettono paura. Ma ci sono anche punti positivi ai quali non possiamo opporci per principio: contrasto all'immigrazione, semplificazione e riduzione delle tasse". Riguardo all'alleanza con la Lega, continua, "io ho sempre creduto e continuo a credere che l'orizzonte per noi sia il centrodestra, in prospettiva un partito unico. Ma mentre la Lega chiarisce la sua prospettiva e ci dice come interpreta questo passaggio di governo, se vi è un orizzonte politico o se è una parentesi, le altre forze dello schieramento dovrebbero cercare di costruire la seconda gamba del centrodestra. Dandosi parole d' ordine, pantheon, contenuti, proposte e una nuova classe dirigente per una parte del Paese che chiede rappresentanza".

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