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Susanna Ceccardi, orrore contro il sindaco della Lega: "Fascista, finirai come Claretta Petacci"
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Una lettera anonima con minacce è stata recapitata a Susanna Ceccardi, sindaca leghista di Cascina (Pisa). Da quanto si apprende la missiva, spedita da Firenze, era indirizzata al Comune ed era firmata «Gruppo armato antifascista». Nel testo, scritto a penna, minacce esplicite di morte, come «farai la fine della Petacci», e insulti anche a sfondo sessuale. La sindaca ha informato polizia e carabinieri e presenterà formale denuncia appena possibile, al rientro dal viaggio nelle Fiandre dove è stata invitata a parlare al congresso del partito identitario fiammingo Vlaams Belang. Da lì, comunque, ha commentato: «Mi sembra soltanto un cretino, uno sessualmente disturbato. Non sono una abituata a piangersi addosso, metterò più impegno e più grinta per difendere le mie idee». Leggi anche: "Quasi quasi ti stupro": l'orrore contro la Ceccardi La Ceccardi è diventata primo cittadino due anni fa, nel giugno del 2016. Allora, sostenuta da Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d'Italia e due liste civiche, aveva sconfitto al ballottaggio, prendendo il 50,29%, il sindaco uscente del Partito democratico, Alessio Antonelli. Non è la prima volta, comunque, che l'esponente leghista riceve minacce di morte: nel novembre scorso aveva ricevuto una busta con un proiettile calibro 28. Per quell'episodio era poi stato denunciato un pensionato di 60 anni. Piena solidarietà alla Ceccardi è stata espressa dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. «Un brutto episodio», ha detto Rossi, «che va condannato duramente, come sempre. È noto che il sindaco di Cascina e io abbiamo posizioni diverse, ma questo non impedisce di battersi con forza, come faremo, perché la Ceccardi possa esprimere liberamente e senza rischi la sue idee, così come deve essere diritto sacrosanto di tutti in questo Paese». «Torno a ricordare, come ho fatto altre volte», ha aggiunto il governatore, «che la violenza, verbale o fisica che sia, non è mai espressione di libertà, e che, analogamente, la libertà di espressione non consiste solo nel difendere chi la pensa come te. L'odio non è un'opinione ma è solo odio, che alimenta un clima che tutti dobbiamo combattere con il rispetto della legalità, della Costituzione e della democrazia». (A.B.)
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