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M5s, la guerra totale: chi può fare fuori Alessandro Di Battista

Giulio Bucchi
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Vuoi vedere che dal disastro grillino di Roma l'unico a trarre forza sarà Roberto Fico? Il dubbio è lecito e lo pone anche Italia Oggi: pur senza responsabilità penali, Luigi Di Maio sta uscendo con le ossa rotte dal caso Lanzalone e dall'inchiesta sullo stadio della Roma, fregato dal suo stesso giustizialismo. In più, c'è l'elemento Salvini che sta schiacciando il Movimento 5 Stelle. Leggi anche: Caso Lanzalone, la Annunziata incalza Di Maio e lui crolla Il presidente della Camera, con un ruolo extra-governativo, può liberamente interpretare il ruolo della "opposizione interna" ed esprimere l'antileghismo dell'ala più sinistra del Movimento. Si propone, insomma, come l'alternativa anche elettorale a Di Maio nell'eventualità di un ritorno alle urne con un sistema fondamentalmente bipolare, 5 Stelle da una parte (a sinistra) e Lega dall'altra (a destra). E paga dazio pure Alessandro Di Battista, che dall'auto-imposto ritiro americano può solo stare a guardare, meno gravato di responsabilità rispetto a Di Maio ma pur sempre in difficoltà.

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