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Rai, il piano di Leg e M5s: Forza Italia e Pd fuori dal Cda, un siluro contro Silvio Berlusconi

Cristina Agostini
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Se Silvio Berlusconi vuole la guida della Commissione di Vigilanza Rai allora deve rinunciare a esprimere un membro del Cda di Viale Mazzini. Un aut aut che viene direttamente dall'alleato leghista Matteo Salvini. Il Carroccio, riporta il Messaggero in un retroscena, sta trattando con Luigi Di Maio sul cambiamento da attuare e vuole tenere fuori dai giochi Forza Italia.  Leggi anche: L'uomo di Salvini in Rai: con chi si prende il Tg2 In sostanza il governo giallo-verde punta a lasciare solo un componente del Consiglio di amministrazione della Rai all'opposizione "ma solo se ci sarà accordo su tutto" ergo, potrebbe consegnare il seggio a Fratelli d'Italia. In tutto i membri del Cda saranno sette dei quali due saranno eletti dalla Camera e due dal Senato, due designati dal Consiglio dei ministri su proposta del ministero dell'Economia e uno eletto dall'assemblea dei dipendenti Rai. Sembra che Lega e M5s siano vicini all'accordo e in questo scenario il partito di Berlusconi resterebbe all'asciutto: "Sono fuori dalla realtà", si sfoga un big di Forza Italia, "e dovranno fare i conti con i numeri, se ci buttano fuori siamo pronti a bloccare tutto e a fare i patti anche con il diavolo". Per l'elezione del presidente del Cda c'è bisogno dell'ok della vigilanza a maggioranza dei due terzi. Finora, continua un dirigente azzurro, "siamo rimasti buoni". 

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