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Matteo Salvini, lo sfogo davanti a Mattarella: "Così ci paralizzano fino a...", la vera vittoria al Colle

Gino Coala
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Il fatto stesso di aver ottenuto un faccia a faccia con il presidente della Repubblica dopo la bomba giudiziaria scoppiata contro la Lega, per Matteo Salvini è stata la conferma di una prima battaglia vinta. Certo nessuno, a cominciare dal ministro dell'Interno, si illudeva che il Capo dello Stato potesse fargli sponda sul caso dei 49 milioni di euro contestati al Carroccio. Negare però a Salvini l'opportunità di denunciare quanto stesse subendo però non era un'opzione neanche concepibile per un Presidente solido come Mattarella. Salvini si è sfogato e messo subito in chiaro quale sia il clima nei confronti del suo partito: "Avrà visto presidente - riportano i retroscena - che noi della Lega adesso abbiamo questo problema dei fondi sequestrati. Problema delicatissimo, che potrebbe paralizzare qualasiasi nostra attività politica e perfino...". Il richiamo di Salvini è all'"attacco alla tenuta della democrazia" che a caldo ha lanciato subito dopo le motivazioni della sentenza della Cassazione. Mattarella lo avrebbe ascoltato, frenandolo con la consueta pacatezza: "Ne prendo atto", è stata la massima concessione fatta dal Capo dello Stato in quel frangente. Il bilancio alla fine del colloquio è positivo per entrambe le parti. Salvini definisce l'incontro "utile per entrambi. Positivo - riporta il Corriere della sera - costruttivo, proiettato al futuro". Dal Quirinale parlano di rapporto "sul binario giusto", anche dopo aver incassato dal leader leghista la tacita promessa di non usare il caso giudiziario per farne una battaglia politica. Uno schiaffo a chi immagina Salvini fumantino quanto alcune sue uscite, incapace di gestire con piglio istituzionale le missioni che il suo dicastero gli impone. E invece il leghista è pronto a smentire anche i più accaniti detrattori, insistendo sulla stretta all'immigrazione clandestina, la sicurezza, il terrorismo e la confisca dei beni alla mafia, con la benedizione del Colle.

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