Enzo Moavero, il paragone tra gli emigrati italiani e i migranti: l'attacco da Fratelli d'Italia
Gli immigrati di oggi come gli italiani che nell'ultimo secolo sono partiti per cercare fortuna in giro per il mondo. Il paragone che promette di scatenare una nuova polemica all'interno della maggioranza è del ministro degli Esteri, Enzo Moavero, intervenuto alla commemorazione del 62mo anniversario della strage nella miniera di carbone di Marcinelle, dove persero la vita 262 minatori, di cui 136 italiani. Leggi anche: Meloni: "Saviano scopre ora che gli immigrati irregolari vengono sfruttati" "Non dimentichiamo che Marcinelle è una tragedia dell'immigrazione - ha detto il ministro - soprattutto ora che tanti vengono in Europa. Non sottostimiamo la difficoltà di gestire un tale fenomeno ma non dimentichiamo che i nostri padri e nonni erano migranti". Il ministro poi ha aggiunto: "Siamo stati una nazione di emigranti, siamo andati stranieri nel mondo cercando lavoro, e bisogna ricordarlo quando vediamo arrivare in Europa i migranti della nostra travagliata epoca". Le parole di Moavero hanno scatenato la prima reazione da Fratelli d'Italia che con il capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida ha attaccato: "Il richiamo di Moavero o è inutile o è fuorviante rispetto alla necessaria azione per impedire una invasione di clandestini che con gli emigranti italiani non c'entra nulla. Il ministro degli Esteri eviti paragoni impropri e offensivi".