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Pier Ferdinando Casini cancella il Pd: "Via i simboli alle Europee, unità di tutti gli anti-sovranisti"

Cristina Agostini
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Dopo essersi fatto eleggere con il Pd Pier Ferdinando Casini distrugge i dem: "Non dobbiamo presentare liste di partito, ma giocarcela controvento e in modo inedito", via i simboli, insomma, e tutti uniti contro i sovranisti. "Serve una alleanza nuova", dice in una intervista a Repubblica, "che unisca le diversità, dalla Lorenzin alla Boldrini, da Calenda alla Bonino. Che dia preminenza ai temi europei, uscendo dalle appartenenze ideologiche di vent'anni fa. Spiegando che la nostra Europa non è questa, burocratica, timida e dei compromessi, ma una Unione autenticamente federalista". Leggi anche: "Parla parla ma...". Cacciari demolito: chi è il big del Pd che ha il coraggio di umiliarlo / Guarda Quindi "se alle Europee - continua Casini - le forze europeiste non trovano questo coraggio e si limitano a presentare le solite liste di partito, se non fanno un salto in avanti verso il federalismo e gli Stati Uniti d'Europa, se non ci mettiamo a criticare l'Europa per ragioni opposte ai sovranisti spiegando che i migranti li distribuiamo soltanto col federalismo, non certo con le loro ricette - andremo incontro al disastro". "Pensate al Ppe. C'è dentro Orban, ma anche le famiglie del Nord europeo che la pensano come il Pd. E poi, è finita l'era della competizione collaborazione tra popolari e socialisti", conclude Casini. "Tutta questa roba qui non c'è più. Sapete chi l'ha capito prima e meglio? Salvini, che infatti non parla più di centrodestra, uno schema ormai del passato". 

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