Periferie: sindaco Belluno, con nuovo decreto immigrazione rischio criminalità (2)
(AdnKronos) - "Saltano le quote di riparto sui territori, date in capo ai tavoli regionali. - sottolinea poi Tomasi – Così, realtà piccole come Belluno o Rovigo, che con difficoltà avevano ottenuto di ospitare un numero di migranti proporzionato alla popolazione, vedono cancellato questo strumento di tutela. Salta anche la clausola di salvaguardia, che assicurava ai comuni aderenti al Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati di non vedersi assegnate altre quote di richiedenti oltre quelle previste dal sistema". "C'è poi la riforma dello stesso SPRAR, - continua Tomasi - che continuerà a tutelare i rifugiati e chi è in possesso di un regolare permesso, ma escluderà dal sistema dei progetti di integrazione i richiedenti in attesa di permesso di soggiorno. Come cambierà la gestione pratica e tecnica? Come potranno rapportarsi i comuni con le realtà che coordinano i progetti SPRAR, con le quali sono stati siglati accordi triennali? Inoltre, viene cancellata la protezione umanitaria: che succederà a tutte le persone che oggi ne godono? A tutte queste domande non abbiamo risposta. Si fa un salto indietro di almeno 4 anni: dal 2014 si è costruito un percorso per uscire dalla gestione emergenziale, ora si cancella tutto quanto e si trasforma la questione in una potenziale bomba ad orologeria".