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Matteo Salvini: "Gli ispettori Onu? Li porto alla stazione Termini di Roma"

Matteo Legnani
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Qualche giorno fa l'ex presidente del Cile Michelle Bachelet, appena nominata Alto Commissario dell'Onu per i diritti umani ha dichiarato l'intenzione di inviare gli ispettori delle Nazioni Unite nel nostro Paese per vigilare sul rispetto dei diritti civili, implicitamente dandoci dei razzisti o fascisti. La sua dichiarazione ha suscitato ostilità e fastidio anche da parte di esponenti della politica e della cultura lontani dalla Lega e da Matteo Salvini, implicitamente indicato dalla Bachelet come una minaccia ai diritti civili per le sue politiche sull'immigrazione. Il ministro dell'Interno ha voluto replicare alla Bachelet durante il programma di Nicola Porro "Quarta Repubblica" su retequattro: "E' surreale: gli italiani sono il popolo più accogliente, più ospitale, più generoso, che fanno più volontariato e meno razzista al mondo. Io vorrei evitare che lo diventassero, rimettendo delle regole e dei limiti. Comunque, se l'Onu avrà tempo e denaro da spendere per mandare degli ispettori in Italia a cercare fascisti, razzisti, leghisti o nazisti, li vado a prendere io a Fiumicino – mi metto la camicia bianca e non nera, così non si spaventano – e poi li porto alla stazione Termini alle ore dieci di sera e gli faccio vedere con i loro occhi chi corre dei problemi e chi non corre dei problemi. E purtroppo, a correre spesso dei problemi, sono gli italiani che prendono l'autobus, prendono la metropolitana, prendono il treno". Per approfondire leggi anche: Immigrati, Moavero Milanesi contro Onu e Bachelet: "Ma come si permette..."

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