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Paolo Savona, bordata al M5s sulla manovra: "Altro che semplificazione, mi sembra tutto molto complicato"

Matteo Legnani
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Nelle ore febbrili della preparazione del documento economico da inviare a Bruxelles entro la mezzanotte di oggi, lunedì 15 ottobre, a minare la compattezza della maggioranza di governo (con i 5 Stelle che vorrebbe approvare nel Consiglio dei ministri di questa sera l'intera manovra di Bilancio e la Lega che insiste perché il Cdm vari solo il decreto fiscale e il Draft Budgetary Plan da inviare in Europa) ci si è messo (ma va?) anche il ministro per i rapporti con l'Unione europea Paolo Savona. Il quale, come riporta la Repubblica, nel pre-Consiglio di domenica sera a Palazzo Chigi (assenti Salvini e Di Maio) ha fatto piovere critiche pesanti sulla scrittura delle norme: "Ho letto rapidamente il documento, il decreto fiscale, ma mi sembra tutto molto complicato" ha detto Savona ai colleghi prima e ai cronisti poi. "Abbiamo parlato tanto di semplificazione, qui però non c'è nulla di semplice". Leggi anche: Manovra, bomba-Becchi: "Così Mario Draghi ci minaccia"

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