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Gregorio De Falco: "Non me ne frega niente di Luigi Di Maio. Ho tanti quei suoi messaggi..."

Cristina Agostini
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"Mi faranno un processo? Non me ne frega niente". Il comandante Gregorio De Falco, senatore grillino, si dice tranquillo: "Non mi pare che ci sia scritto da qualche parte che nel Movimento non c'è libertà di parola. O no?", spiega in una intervista a Il Corriere della Sera: "Fatemi vedere questo codicillo, che non me lo ricordo". E risponde al consigliere toscano Giacomo Giannarelli che in un whatsapp si appella al suon buon senso: "Ma quale buon senso, perché dovrei tirarmi indietro?". Leggi anche: "Forse serviva più esperienza". Il big dei 5 stelle asfalta Conte De Gregorio infatti potrebbe votare contro il decreto sicurezza: "Me lo ha scritto anche Di Maio in un messaggio: Gregorio, non fare cadere il governo. Ma scusate, pensate davvero che un governo possa cadere per De Falco? Sung nu fess? Con tutti i condoni, la Tap, la Tav, la Bce, pensate che caschi con i miei emendamenti?". Certo, continua, "dà fastidio che io parli. Non è bello saperlo, così come non è bello sentirsi dire che se voti contro è tradimento. Cosa ho tradito? Il programma? Il contratto? La Costituzione? Un asino, lo puoi costringere ad andare alla fonte, la fonte del diritto, ma non puoi costringerlo ad abbeverarsi".  E rispetto a Matteo Salvini afferma: "Io sono stato un sostenitore del governo con la Lega. Perché noi eravamo al 32 per cento, loro al 17. Poi la realtà si è capovolta. Il problema non è Salvini, siamo noi. Che siamo gli azionisti di maggioranza e non ci facciamo valere".

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