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Matteo Salvini, alla Bce eleggono Andrea Enria, l'italiano che lui non voleva

Matteo Legnani
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La banca centrale europea cambierà governatore solo nell'ottobre 2019, con la carica di Mario Draghi che dovrebbe andare a un francese: Christine Lagarde o il governatore della Banca di Francia, Francois Villeroy De Galhou, sono i due favoriti. Ma a dicembre un altro italiano entrerà ai vertici della Bce: si tratta di Andrea Enria, 57 anni, un passato in Banca d'Italia e dal 2011 alla Bce come responsabile dell'Eba, l'autorità bancaria europea. Da dicembre, Enria sarà a capo del Single Supervisory Mechanism, ovvero l'organismo che si occupa della sorveglianza sulle grandi banche europee. Bene? Sì e no, nel senso che, come riporta Il Fatto Quotidiano, il governo italiano e in particolare la sua componente leghista non hanno appoggiato la nomina di Enria per il delicato incarico. Come non appoggiavano, peraltro, le candidature dei suoi due contendenti, la vicegovernatrice della banca d'Irlanda, Sharon DEonnery, e il francese Roberto Ophele. Il motivo: tutti i nomi, incluso quello di Enria, sono troppo in continuità con il passato della Bce e del sistema bancario europeo in generale e non darebbero alcuna garanzia di discontinuità sulla supervisione bancaria. Leggi anche:  Mario Draghi, la voce: "Sapete come lo chiamano in Europa?". Bocciato

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