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Immigrati, Matteo Salvini: "Atto ostile contro l'Italia", il sospetto sull'ultimo sbarco

Cristina Agostini
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Il sospetto di Matteo Salvini dopo l'ultimo sbarco di immigrati sulle nostre coste è fortissimo: "Troppi indizi ci fanno credere di essere di fronte a un vero e proprio atto ostile di un altro Paese dell'Unione europea", dice il ministro dell'Interno, "dopo quanto emerso a Claviere nelle ultime settimane, c'è la sensazione che l'Italia sia sotto attacco". Leggi anche: Salvini, la mossa che ha spazzato via i grillini. Il sondaggio del trionfo su Di Maio La Guardia costiera maltese ha infatti intercettato una imbarcazione con 13 migranti a bordo: anziché portarla al sicuro ha fornito all'equipaggio una bussola per indicare la rotta verso l'Italia. Poi ha fornito acqua, due taniche di benzina e giubbotti di salvataggio di marca Mecca Marine, azienda maltese e che produce anche le uniformi della Marina de La Valletta. Il barcone è quindi arrivato a Lampedusa, dove gli immigrati (dieci tunisini e tre del Corno d'Africa, nel gruppo ci sono due donne) hanno raccontato quanto accaduto. "Ci sono indizi che, secondo gli investigatori, rendono credibili le testimonianze", spiegano fonti del Viminale. "Il barchino, arrivato la mattina di venerdì 9 novembre in Sicilia, era stato avvistato la notte prima da un velivolo della Guardia di Finanza in acque maltesi. Tra le 21 e le 22, infatti, l'imbarcazione partita dalla Tunisia aveva finito il carburante: solo dopo qualche ora, verso le 4 e grazie alla segnalazione italiana, erano intervenuti i maltesi. Una nave si era fermata a un centinaio di metri dalla barca alla deriva, facendo partire un gommone. A bordo alcune persone che, secondo i racconti degli africani, avevano divise come quelle della guardia costiera de La Valletta. Dopo aver riempito il serbatoio, il barchino era stato scortato verso l'Italia per almeno un'ora di navigazione. Peraltro, i giubbotti della Mecca Marine erano stati dati dai maltesi anche agli immigrati poi saliti a bordo della Diciotti, lo scorso 15 agosto". "Alcuni Paesi membri dell'Ue si disinteressano degli immigrati e ce li rifilano, mentre Bruxelles ci minaccia di sanzioni per la manovra: non ci faremo intimidire", assicura Salvini.

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