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Manovra, la trattativa segreta di Giuseppe Conte. Juncker: "Se non cambia non potrò frenare i falchi"

Cristina Agostini
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La trattativa tra Giuseppe Conte e Jean Claude Juncker è avviata. Dopo settimane di tensione il premier del governo giallo-verde e Juncker si sono fatti fotografare con braccio sulla spalla non a caso ma per sottolineare il cambio di clima. Ma le quaranta pagine di riforme fatte, da fare e il piano di investimenti, riporta il Messaggero in un retroscena, non hanno convinto Juncker che ha lanciato un messaggio chiarissimo: "Se non cambiate l'impostazione e non abbassate il debito sarà difficile tenere a freno i falchi". Leggi anche: "Cos'ha fatto Monti con quei soldi". Furia Dragoni, lo schifo sulle banche Del resto a breve i diciotto ministri dei Paesi con la moneta unica dovranno decidere tempi e modi della procedura d'infrazione contro l'Italia. E Juncker ha solo ricordato a Conte quello che a Palazzo Chigi si sa già perfettamente: nessuno è disposto a fare sconti e i Paesi del Nord Europa proviene spingono affinché la procedura venga avviata senza aspettare il varo definitivo della manovra in Parlamento. Per evitare il peggio il governo deve dare segnali rapidi. Per questo Matteo Salvini, Luigi Di Maio e il premier si sono dati appuntamento per stasera 26 novembre per riformulare alcuni parti della manovra dando più spazio alle misure che possono favorire la crescita e convincere la Commissione. Giovanni Tria arriverà con una serie di simulazioni e di tabelle che Conte e i due vice useranno per valutare fino a che punto possono spingersi per tentare di rendere meno pesante la procedura per debito.

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