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Matteo Salvini, il retroscena: "Perché ha dato buca al pranzo con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni"

Matteo Legnani
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Il forfait non farà certo bene a un centrodestra che già in versione politica nazionale va declinato al passato e che sopravvive solo a livello di amministrazioni locali. È quello dato oggi 30 novembre da Matteo Salvini al pranzo con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. Un forfait dell'ultimo minuto e deciso dal leader leghista quando lo staff gli ha comunicato che la notizia del vertice a tre era stata diffusa. Salvini aveva invece chiesto che luogo e ora dell'incontro restassero riservati, per non "stressare" ulteriormente il rapporto con gli alleati di governo grillini in una fase delicata in cui l'esecutivo si sta confrontando con l'Europa sulla manovra e si accinge ad approvare la Legge di bilancio. Tradotto: Salvini non voleva mettere in difficoltà Di Maio né voleva dare ai suoi "avversari" nel M5S appigli per attaccarlo. Invece, qualcuno proprio in Forza Italia o in Fratelli d'Italia ha voluto fare un dispetto al vicepremier e ministro dell'Interno... sempre che non si sia trattato di un sabotaggio dall'interno della Lega. E così, intorno alle 13, la notizia del pranzo a tre per la definizione delle candidature alle elezioni regionali è stata battuta dalle agenzie. Seguita, mezz'ora dopo, da quella in cui Salvini annunciava che al pranzo non ci sarebbe andato. Particolarmente irritata la Meloni, giunta appositamente a Milano per il pranzo che avrebbe dovuto tenersi presso la residenza di berlusconi nel capoluogo lombardo.  Leggi anche: Salvini diserta all'ultimo il pranzo con Berlusconi e Meloni: il brutto sospetto...

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