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Le Iene, le accuse a Luigi Di Maio e famiglia: "Mai ricevuto minacce così violente", niente più servizi

Giulio Bucchi
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Le Iene mollano la presa su Luigi Di Maio. "Mai ricevuto minacce e critiche così violente", spiegano fonti del programma che ha messo nel mirino il leader M5s e suo padre, Antonio Di Maio, per una serie di irregolarità nell'azienda edile di famiglia a Mariglianella, a Napoli: lavoratori in nero, manufatti abusivi, terreni ipotecati, il ruolo di Di Maio junior nell'impresa, stalle convertite in villette e piscine per le feste, insomma di tutto e di più.  Leggi anche: "Per cosa possono indagare Di Maio". Le Iene, nuova bordata: Giggino crolla sul catasto Domenica sera è andato in onda il terzo e ultimo confronto con tra l'inviato Filippo Roma, "braccio armato" dell'autore Marco Occhipinti, e Di Maio. "Per il momento ci fermiamo qui - spiega Roma -. Con il video del padre di Di Maio la nostra inchiesta può dirsi se non conclusa o quasi". Ufficialmente, perché mancano solo due puntate alla pausa natalizia. Non filtrano, insomma, voci di pressioni dall'alto dentro Mediaset per silenziare quella che è diventata in pochi giorni una bufera politica che imbarazza il M5s, gli alleati della Lega (e con un lontano riflesso, sospettano i più maliziosi, anche l'altro alleato della Lega, Silvio Berlusconi). "A dire il vero - si lamentano però con il Messaggero fonti interne alle Iene, nei corridoi di Cologno - nessuno ci ha mai detto nemmeno bravi, ma fa parte del nostro mestiere". E lo stesso Roma riflette amaro: "E pensare - dice - che prima il blog di Beppe Grillo sparava in home le nostre inchieste, quelle sul governo Renzi o Berlusconi. Ma ripeto non mi stupisco di niente".

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