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Bruno Vespa svela il dietro le quinte del governo: "La guerra di trincea tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio"

Cristina Agostini
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Ginacarlo Giorgetti, alla fine "ha tirato fuori il rospo. Ha preso atto che il Movimento 5 Stelle ha vinto nel Sud perché ha promesso il reddito di cittadinanza e ha detto che un provvedimento finalizzato ad aumentare i posti di lavoro rischia di alimentare il lavoro nero". Scrive Bruno Vespa nel suo editoriale su il Giorno che le sue parole di ieri 14 dicembre sull'"Italia che non ci piace" sono significative e ci dicono che "il re è nudo".  Leggi anche: "Siete menefreghisti... numeri vergognosi". L'sms-bomba nella chat M5s: che figuraccia Del resto "i colloqui con i ministri, i capigruppo e i presidenti di commissione delle due parti confermano che al di là delle continue rassicurazioni sul 'governo dei cinque anni', la guerra sotterranea si combatte in trincea metro per metro" tanto che, rivela Vespa, "nei dibattiti televisivi prendiamo atto che i leghisti parlano malvolentieri di reddito di cittadinanza e che i grillini si imbarazzano alle domande su sicurezza e legittima difesa, dando ormai atto che sulle grandi opere le risposte rivelano opinioni opposte". Insomma, in questo scenario, se "al Movimento 5 Stelle va il merito di aver tenuto nelle urne i gilet gialli italiani prima che si scatenassero in piazza" e se Matteo Salvini ormai fa il pienone di consensi come dicono i sondaggi, ora "occorre non deludere troppo i cittadini, sia quelli favorevoli al reddito di cittadinanza (ormai solo il 20 per cento), sia quelli contrari (65/70). I timori di Giorgetti sulla tenuta di un equilibrio molto instabile non sono infondati".

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