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Armando Siri, il leghista che massacra il M5s: "Chi non ha mai governato..."

Davide Locano
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C'è un leghista che, senza nascondersi e pur con toni paludati, punta il dito contro le follie dei grillini. E non si tratta di un leghista di secondo piano, ma del sottosegretario allo Sviluppo Economico, Armando Siri. Intervistato da Il Messaggero promuove nel complesso la manovra di Lega e M5s, sposando in toto il "sette" dato da Matteo Salvini al pacchetto di riforme. Ma poi, Siri, mette nel mirino il reddito di cittadinanza. Quando gli chiedono come si fa a non renderlo un semplice sussidio, risponde: "La mia proposta già l'ho fatta. Bisognerebbe passare attraverso le imprese per erogare il reddito attraverso un ciclo di formazione. Questo - sottolinea Siri - garantirebbe di evitare abusi, si darebbe la possibilità al lavoratore di entrare subito in gioco e all'azienda di assumere chi ritiene idoneo. Ma sarà Di Maio, che è il ministro del Lavoro, a decidere assumendosi oneri e onori". Il messaggio di Siri, comunque, è chiaro: fosse per lui, il reddito di cittadinanza dovrebbe essere ribaltato. E ciò che pensi il sottosegretario dei grillini emerge in modo lampante anche quando gli chiedono conto delle accuse dei grillini contro i tecnici, i quali avrebbero ritardato l'iter della manovra. "Chi non ha mai governato un po' di inesperienza può averla - risponde -. Ma mi preoccupa più l'esperienza al servizio del cinismo che l'inesperienza a tratti idealistica", conclude con un colpo al cerchio e l'altro alla botte. Il messaggio, però, è arrivato forte e chiaro. Leggi anche: Calenda vs Siri, volano stracci in diretta tv

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