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Luigi Di Maio, chi di rete ferisce... Le vignette con cui online umiliano Giggino

Matteo Legnani
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Forse ora si accorgeranno che le fondamenta del castello che hanno costruito a colpi di clic non sono poi così solide. Anzi. Poggiano su un fondo melmoso dove è un attimo rimanere incastrati alla prima mossa sbagliata. Del resto, le regole del gioco del web ai grillini avrebbero dovuto essere chiare fin dal primo post pubblicato sul Blog delle Stelle. I tempi in cui Grillo, Di Maio e Di Battista prendevano in giro chiunque circondati dall' aureola dell' opposizione sono ormai lontani: ora che i pentastellati devono rendere conto al paese delle loro scelte la partita si è capovolta. E allora capita che il web, e i social in particolare, diventino un boomerang letale. Video, meme, vignette: i cittadini-internauti non perdonano nulla al Movimento nato proprio tra le pieghe di internet con velleità di salvatore della Patria. Alla fine, messi alla prova del governo, i grillini da carnefici si sono trasformati in vittime del web. Diciamocelo: viste le gaffe di Gigino e compagni era abbastanza scontato che il successo acquisito online svanisse in poco tempo sugli stessi canali. Una sorta di legge del taglione. Hai fatto promesse senza né capo né coda? Hai condannato gli avversari politici per alcune gaffe contrapponendo la tua presunta purezza? Benissimo: il web, scatola di vetro per eccellenza, ti presenta il conto con gli interessi. C' è un gruppo su Facebook (e dove altrimenti?) che si chiama Movimento Anti 5 Stelle ed è un diluvio di post e vignette satiriche che impallinano i grillini ogni due per tre. Leggi anche: Luigi Di Maio arriva a Milano, si mangia una piadina e... L'ultima, clamorosa gaffe / Guarda Ve ne citiamo solo qualcuna, altrimenti dovremmo finire di scrivere domani mattina. Tra le più divertenti c' è sicuramente il fotomontaggio che presenta Di Maio in veste di Cicciobello, pardon Giggiobello, con tanto di didascalia: "Parla e racconta tante cazzate. Premi la sua manina e ascolta anche tu". Non male anche il meme che ritrae da una parte un grosso robot dall' aria indistruttibile e dall' altra un secchio con l' acqua per pulire i pavimenti. Hanno gli stessi colori e sembrano la stessa cosa in due dimensioni diversissime. Infatti sotto il robot c' è la scritta "M5S all' opposizione" e sotto il secchiello "M5S al governo". I grillini si sono sempre presentati come la forza del cambiamento e alla fine sono stati di parola passando dall' essere leoni all' essere gattini. Ma a sbizzarrirsi sono stati anche gli operai di Fca a Pomigliano d' Arco, paese dove è cresciuto Di Maio, che si sono sentiti presi in giro e non l' hanno perdonato, ritraendolo col naso di pinocchio e i vestiti di Babbo Natale mentre distribuisce "pacco, doppio pacco e contropaccotto". Sempre il vicepremier nel mirino del vignettista del Secolo XIX. Tutto tronfio Gigino esclama: "Abbiamo una banca". Ogni riferimento alla vicenda Carige è puramente casuale... Passando al compagno Dibba, impossibile dimenticare quando quest' estate si è messo a fare il francescano in diretta facebook annunciando la restituzione dei suoi averi (43mila euro di liquidazione). Peccato che fosse nel bel mezzo della sua vacanza di lusso negli States on the road... Tra i più presi di mira non poteva mancare Danilo Toninelli, il ministro delle Infrastrutture con problemi di geografia (del resto ne ha anche Di Maio...) impegnato in un calcolo astruso sul tunnel nella montagna che dovrebbe ospitare la Tav. Si leggono le parole di Toninelli a Carta Bianca: «Lei sa che però dei 57 chilometri e mezzo di buco nella montagna 45 sono italiani e 12 e mezzo francesi e noi paghiamo il 60%? Bravissimi i politici che mi hanno preceduto nel fare l' accordo eh». Peccato che 45 chilometri su 57 rappresentino quasi il 79% e quindi chi c' era prima del grillino è stato davvero bravo, mica per scherzo. La presa in giro al ministro si racchiude tutta nella frase messa in cima al collage: «Qualcuno gli regali una calcolatrice». di Massimo Sanvito

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