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Cesare Battisti, il silenzio del Quirinale sull'arrivo in Italia: Mattarella sconcertato da Salvini e Bonafede

Matteo Legnani
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Un silenzio tombale, quello di ieri del Quirinale, sull'arrivo in Italia di Cesare Battisti. Non una nota, non una dichiarazione, non un singolo intervento. Dopo lo stringatissimo comunicato di domenica in cui il capo dello stato esprimeva "soddisfazione" per la cattura del latitante, ieri Mattarella si è attenuto al più stretto silenzio. Dovuto, secondo fonti del Quirinale riportate da dagospia.com, allo "sconcerto" per lo spettacolo mediatico messo in scena nella giornata di lunedì da Salvini e Bonafede a Ciampino: "Sarebbe bastata la conferenza stampa a tre fatta nel pomeriggio a Palazzo Chigi" fa notare chi ha avuto modo di sondare gli umori del Quirinale in queste ore. "Non è così che si dimostra la forza di uno Stato, la sua capacità di tutelare la sicurezza dei cittadini". E ancora: "Nessun partito può intestarsi il merito dell'arrivo di Cesare Battisti in Italia perché è un successo di tutte le istituzioni, non solo della politica". Leggi anche: Matteo Salvini accoglie Cesare Battisti: "Balordo, infame, assassino, mi fai schifo"

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