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Lega, Gianna Gancia fa tremare il governo: "Sì al referendum, grillini cialtroni ignoranti"

Giulio Bucchi
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Se la Tav può far esplodere il governo, ad accendere la miccia potrebbe essere una leghista. E che leghista: Gianna Gancia, pasionaria e consigliera regionale in Piemonte e moglie di Roberto Calderoli, uno dei big del partito di Matteo Salvini. E proprio al Capitano lancia un appello-diktat: "Deciditi". Leggi anche: Conte, la mossa disperata. Così prova a salvare il governo Sul tema, leghisti e grillini sono cauti perché partono da posizioni opposte, con il premier Giuseppe Conte impegnato in una mediazione al ribasso per non scontentare nessuno. Ma la Gancia sfida direttamente M5s e No Tav partecipando a ogni iniziativa a favore della nuova linea Torino-Lione e criticando l'analisi costi-benefici commissionata dal ministro delle Infrastrutture (grillino) Danilo Toninelli, a suo dire con un verdetto negativo "già scritto dal principio". "Ormai il tempo è scaduto - accusa -, abbiamo presentato una mozione in Consiglio regionale affinché siano i cittadini ad esprimersi". Ecco la parola che i 5 Stelle non vogliono sentire: referendum. Nell'ultima seduta del consiglio è stata espulsa per aver insultato i colleghi grillini, "cialtroni ignoranti che non hanno mai lavorato un giorno in vita loro". Una reazione causata da "insulti triviali e sessisti rivolti alla mia persona". "Mi chiedo perché - spiega la Gancia a Italia Oggi - in Veneto e in Lombardia sulle opere da fare, osteggiate dai grillini, si è andati dritti e si fanno. Qui invece si blocca tutto come se ci fosse una sorta di merce di scambio coi 5 Stelle, io non ci sto, voglio il bene del Piemonte e mi batterò per questo".

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