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Matteo Salvini, l'errore di Berlusconi che vuole evitare: "Ho tanti eredi politici nella Lega"

Gino Coala
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Se c'è un errore che Matteo Salvini vorrebbe proprio evitare è quello commesso in Forza Italia da Silvio Berlusconi, rimasto senza eredi dopo vent'anni di impegno politico. Intervistato da Panorama, il ministro dell'Interno ha risposto su chi possa essere un suo "delfino" e se già ne ha individuato uno: "Non faccio nomi - ha risposto il leghista - farei torto a qualcuno, ma c'è una classe dirigente di sindaci, governatori, parlamentari su cui punto, niente sardine. Non faro l'errore di Silvio". Leggi anche: Immigrati, Salvini: "Nel 2019 più espulsioni che arrivi: è la prima volta nella storia" Di fatto Salvini può essere considerato l'erede politico di Umberto Bossi, con il quale in realtà c'è sempre stato un rapporto difficile: "Mi chiamava alle 3 e lo detestavo per questo, io non disturbo nessuno di notte, lui mi telefonava a casa sul fisso e i miei si spaventavano. Mi trattava male, trattava male tutti, forse Giorgetti meno. Non era generosissimo di complimenti, ma riconosceva i meriti. È stato un genio". Tornando sugli errori altrui, Salvini si tiene alla larga anche da quello commesso oltre che da Berlusconi anche da Renzi, cioè crearsi una sorta di "cerchio magico": "Non ce l'ho. lo faccio riunioni con 30 persone, alcuni anche fuori dalla Lega. Fedelissimi? Guardi i ministri e i sottosegretari, ci sono persone di ogni tipo".

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