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Giorgia Meloni, la sfida finale a Silvio Berlusconi: altra valanga, chi scarica Forza Italia

Davide Locano
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La seconda gamba inizia a muovere i primi passi. Sabato i promotori dell' iniziativa si troveranno a Milano per provare ad accelerare i tempi. Le elezioni europee incombono e il progetto di una nuova aggregazione di centrodestra che affianchi la Lega potrebbe arrivare a compimento in tempo per l' apertura delle urne. Il tema è: chi ci vuole stare? Giorgia Meloni è stata la prima a lanciare l'idea, lo ha fatto a settembre, durante la convention del suo partito (Atreju), dicendosi disponibile ad andare oltre Fratelli d' Italia per costruire qualcosa di più grande e più inclusivo. Al progetto hanno aderito Raffaele Fitto e il suo movimento. Ma non basta. Perché l' operazione raggiunge il suo obiettivo se una costola importante di Forza Italia si sgancia e prende parte alla nuova "cosa" di centrodestra. Leggi anche: "Il mio nuovo partito", l'annuncio storico di Giorgia Meloni Per il momento ci sono state solo singole adesioni, sia pur importanti, come quella dell' eurodeputato Stefano Maullu. Ed è proprio l' ex forzista il promotore dell' incontro di domani a Milano. Titolo: "Sistema Italia". Sono previsti tre tavoli, che precederanno l' intervento conclusivo di Giorgia Meloni. Al primo parteciperanno, tra gli altri, il consigliere Rai Giampaolo Rossi, un altro ex azzurro, Edoardo Sylos Labini, il sindaco di Ascoli Guido Castelli. Seguirà un dibattito su globalismo e sovranismo con Carlo Fidanza, Francesco Lollobrigida, Daniela Santanchè, Raffaele Fitto, Fabio Rampelli, Ignazio La Russa. È previsto l' intervento di Giovanni Toti. Non di persona, ma in video. IL GOVERNATORE Il ruolo del governatore della Liguria resta difficile da decrittare. Ha salutato con interesse la nascita della seconda gamba, ha fatto sponda con l' omologo siciliano Nello Musumeci, ma poi ha precisato di non voler aderire a una iniziativa che parta da destra. Lui, ha spiegato l' ex consigliere politico berlusconiano, ha in testa un partito unico di centrodestra. Ma non ha ancora chiarito come e con chi farlo. I tempi di Toti sono diversi da quelli di Meloni e Fitto. Il presidente della Regione ligure punta al dopo Europee: un eventuale risultato particolarmente deludente di Forza Italia spingerebbe tanti dirigenti azzurri a fare i conti con la realtà. E con l' esigenza di ripartire con qualcosa di nuovo. Al terzo tavolo, incentrato sul tema del lavoro, siederanno Adolfo Urso, Marco Osnato, Alessio Butti, Guido Crosetto e Stefano Maullu: «Parleremo del Sistema Italia in un mondo dove tutto è globalizzato e in un' Europa dove l' asse franco-tedesco penalizza le nostre aziende», spiega l' eurodeputato di FdI. «Far ripartire l' economia è importante, ma le nostre proposte sono diametralmente opposte a quelle dei grillini». IDEE OPPOSTE AI GRILLINI E, ovviamente, si parlerà del futuro del centrodestra. La seconda gamba, spiega Maullu, è ancora in embrione: «Siamo in una fase costituente, c' è un' importante apertura a tutte le forze civiche che vogliano aderire. Anche l' interesse di Toti e Musumeci è un fatto, vanno tarati meglio i tempi e i termini, ma l' importante è esserci». Altri azzurri seguiranno la strada di Maullu: «Dai principali Comuni della Lombardia molti esponenti di Fi a me vicini entreranno in Fratelli d' Italia. Nel partito della Meloni ho trovato un bell'ambiente, c'è la voglia di coinvolgere anche chi arriva da esperienze diverse. Nascerà un soggetto che avrà più sfumature politiche, ma sarà senz' altro un movimento conservatore e riformista che metterà al centro l' interesse nazionale». di Salvatore Dama

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