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Giorgia Meloni, il piano di Lega e M5s per vendere l'oro di Bankitalia: "Folle, faremo le barricate"

Gino Coala
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La maggioranza grillino-leghista ha rilanciato l'idea di metter le mani sull'oro della Banca d'Italia, antico cavallo di battaglia soprattutto del M5s che da anni vive di leggende sui "lingotti di Bankitalia". Il piano di usare le riserve auree italiane per tappare i buchi di bilancio è semplicemente "folle" secondo Giorgia Meloni, incredula davanti alle intenzioni di Lega e M5s, così come lo era stato il governatore Ignazio Visco. Era il 2014 e durante un'audizione in commissione Bilancio alla Camera, la deputata Carla Ruocco aveva chiesto con tono accusatorio: "Dov'è finito l'oro della Banca d'Italia?". Il povero Visco non aveva capito se lo stessero prendendo in giro o meno, nel dubbio aveva risposto sorridendo: "È in Banca d'Italia", la grillina però non sembrava del tutto convinta, quindi Visco ha dovuto ribadire: "Guardi che la Banca d'Italia è un'istituzione seria". Leggi anche: La leggina firmata da Borghi per togliere l'oro a Bankitalia La serietà però è andata a farsi benedire da un bel po', come ricorda la Stampa, visto che di recente la maggioranza sembra davvero concentrata a trovare un modo per vendersi i lingotti di palazzo Koch. Lo provano prima un post sul blog di Beppe Grillo sul tema e poi addirittura una legge proposta dall'economista della Lega Claudio Borghi. La Meloni non riesce a nascondere il proprio sconcerto: "Vendere l'oro degli italiani significherebbe svendere l'ultima difesa che abbiamo, l'ultimo baluardo di sovranità, la nostra credibilità. È una proposta indecente che speriamo sia solo una invenzione giornalistica, altrimenti annunciamo da ora che siamo disposti a fare le barricate".

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