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Sergio Mattarella stufo del M5s, se cade il governo si va a votare: gode Matteo Salvini

Cristina Agostini
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C'è qualcosa nel governo che non funziona più. L'idillio tra Giuseppe Conte, Matteo Salvini e Luigi Di Maio è finito e il caso Venezuela lo dimostra chiaramente. Ora ne ha preso atto anche il Quirinale, vigile osservatore delle dinamiche dell'esecutivo. Pare che Sergio Mattarella abbia fatto arrivare ai big della Lega una nuova visione politica: non concederà ai Cinque stelle la possibilità di un inciucio o un eventuale accordo parlamentare con il Pd in caso di crisi di governo dopo le elezioni europee, riporta il Tempo in un retroscena. Insomma se il governo Conte deflagra dopo il voto del 26 maggio non ci sarebbe più spazio per rimpasti o nuove alleanze, si torna alle urne. Con nuove elezioni politiche.  Leggi anche: La Ghisleri affonda Di Maio: "Cosa pensano di lui gli elettori M5s" La decisione è maturata negli ultimi giorni ed è la conclusione di un ragionamento che il presidente della Repubblica porta avanti da tempo. Ma ora Mattarella è proprio stufo per gli eccessi della maggioranza, in particolare dei grillini. "La situazione in Venezuela", ha detto il capo dello Stato, "richiede senso di responsabilità e chiarezza su una linea condivisa con tutti i nostri alleati e i nostri partner della Ue. Non ci può essere incertezza né esitazione: la scelta è tra la volontà popolare e richiesta di autentica democrazia da un lato e dall'altro la violenza della forza". E poi c'è la crisi con la Francia e il caso Bankitalia. La condanna è esplicita. La Lega invece, seppure populista, ha posizioni molto più vicine a quelle quirinalizie rispetto al Movimento 5 Stelle. Il partito di Salvini, insomma, si sta dimostrando più affidabile. Uno scenario che fino a qualche tempo fa era inimmaginabile.

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