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Giorgia Meloni, il nuovo gruppo della leader di Fratelli d'Italia: ecco come scardina l'Europa

Gino Coala
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Giorgia Meloni l' ha definita una giornata storica. Oggi Fdi aderisce al gruppo dei Conservatori e riformisti europei. L' evento si svolgerà a Roma, a Villa Miani. Saranno presenti tutte le delegazioni dei partiti che fanno parte di questa famiglia politica. Il tutto accade a poche settimane dalle elezioni europee e non a caso. Secondo i sondaggi l' alleanza Ppe-Socialisti non avrà i numeri a Strasburgo per formare la maggioranza trasversale che ha governato le istituzioni comunitarie negli ultimi anni. Sarà fondamentale il contributo dei gruppi minori, il vero valore aggiunto. La corsa, dunque, è a posizionarsi, a non rimanere isolati. Che a Strasburgo equivale a essere trasparenti. Leggi anche: Meloni, la sfida finale a Berlusconi: altra valanga, chi scarica Forza Italia La destra ha sempre avuto problemi di collocazione europea fin dai tempi di Alleanza Nazionale. Più per pregiudizio che per ragioni politiche. Ai tempi di Gianfranco Fini il partito di via della Scrofa desiderava aderire al Ppe ma si trovò la strada sbarrata dalla contrarietà dei tedeschi e dei francesi. LA SVOLTA Tutto cambiò quando prese vita il Popolo delle Libertà, il matrimonio (brevissimo) tra An e Forza Italia. Secondo le cronache dell' epoca, tra i vari motivi per cui Fini volle il partito unico c' era anche questo: lo considerava il passepartout per entrare nella famiglia del popolarismo europeo. Finita quella stagione, la destra è tornata a destra con Fratelli d' Italia. E con sfumature molto critiche verso le istituzioni di Bruxelles. Non sono gli unici. Si tratta di posizioni condivise anche dai conservatori e riformisti europei, dove siedono anche tutti gli eurodeputati dei paesi di Visegrad, tranne quelli del partito del leader ungherese Orban, che invece aderisce al Ppe. Oggi il consiglio dell' Acre (acronimo che li identifica) si troverà nella capitale. Parteciperanno tutti e trenta i rappresentanti dei partiti che fanno parte dell' alleanza. «Abbiamo scelto Roma per la nostra riunione perché sappiamo che l' Italia avrà un ruolo fondamentale per le prossime elezioni europee e il futuro dell' Europa, in Fratelli d' Italia e nella sua leader Giorgia Meloni abbiamo trovato il partner ideale. Siamo sicuri che il successo elettorale di FdI in Italia e dei conservatori in tutta Europa ci darà la forza di cambiare questa Unione per dare maggiore potere agli Stati sovrani», ha spiegato il deputato europeo della Repubblica Ceca, Jan Zahradil, Presidente dell' Acre nonché Spitzenkandidat per i Conservatori, cioè candidato alla presidenza della Commissione, alle prossime elezioni europee. La riunione sarà seguita da un evento pubblico, che si terrà a Villa Miani con interventi di esponenti politici internazionali su Immigrazione e Sicurezza. Parlerà anche Raffaele Fitto, ex esponente di Forza Italia e vice presidente dell' Acre: «Abbiamo fatto la scelta dei conservatori qualche anno fa perché convinti delle politiche sbagliate dei partiti tradizionali che guidano l' Unione. Con l' adesione di Giorgia Meloni si rafforza il polo conservatore e sovranista per cambiare e dare una svolta in Italia ed in Europa». L' ALLEANZA Prima del discorso di chiusura di Giorgia Meloni, interverrà il presidente del Gruppo Conservatore al Parlamento europeo Ryszard Legutko, uno degli esponenti di spicco del partito polacco Diritto e Giustizia (PIS) di Jaroslaw Kaczyski: «Siamo felici di dare il benvenuto a Giorgia Meloni e Fratelli d' Italia nella famiglia dei conservatori. Si unisce a un partito che si sta muovendo positivamente verso il futuro sottolineando la necessità di un ritorno al buon senso a Bruxelles e per un' Unione europea che fa meno, ma meglio». «Solo grazie ai conservatori» ne è sicura Giorgia Meloni, «può esserci in Europa un' alleanza tra popolari e populisti. Ecco perché il congresso di Acre di Roma ufficializzerà il nostro ingresso. Cambiare l' Europa davvero è la sfida epocale che ci attende. Fdi sarà in prima linea per vincerla». di Salvatore Dama

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