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Giovanni Tria, il retroscena dal cuore del M5s: "Si proporrà il problema". Ci risiamo: lo fanno fuori

Giulio Bucchi
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Tempesta in arrivo sul governo, e alla fine paga Giovanni Tria, sempre lui. Stefano Patuanelli, presidente dei senatori M5s, viene intercettato da Augusto Minzolini nel suo retroscena sul Giornale e confida che le vere preoccupazioni a Palazzo Chigi non vengono né dalla Tav nel dall'Autonomia, su cui alla fine Lega e M5s troveranno una sia pur complicata mediazione. Leggi anche: Di Maio sul baratro, l'offerta oscena ai dissidenti M5s. Chi imbarca nel governo "La vera emergenza, invece - spiega l'onorevole grillino molto vicino a Luigi Di Maio ed esponente di spicco dell'ala governativa del Movimento -, sarà la crisi economica. Dovremo stringere i ranghi. E forse si porrà il problema del ministro dell'Economia. In una fase del genere ci vorrebbe un personaggio empatico in quel posto. Paolo Savona sarebbe stato perfetto". Purtroppo per loro, l'ormai ex titolare degli Affari Ue (che lo scorso maggio il presidente Sergio Mattarella rifiutò di piazzare in Via XX Settembre) se n'è andato alla Consob.

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