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Regionali Sardegna, la slavina M5s. Casaleggio, Grillo e... Clamoroso: Di Maio finito, chi lo ha tradito

Giulio Bucchi
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Un disastro tira l'altro per Luigi Di Maio. Il tracollo del M5s alle regionali in Sardegna, con il Movimento lontanissimo persino dalla soglia minima del 20%, arriva dopo le già pesanti critiche incassata dal leader politico dai suoi due padrini, Beppe Grillo e Davide Casaleggio. Leggi anche: "Dopo questo governo...". Di Maio si copre di ridicolo: la sua prima frase dopo il tracollo in Sardegna "Io sono una figura del garante, quella del padre ma, ormai le scelte politiche le vedono altre persone", aveva commentato Grillo dopo l'Abruzzo, rimandando la palla nel campo di Gigino. Dal canto suo, il vicepremier aveva rilanciato proponendo una rivoluzione nelle scelte e nelle candidature. Risposta gelida del patron della Casaleggio Associati: "Alleanze locali con le liste civiche? Chiedetelo a Di Maio". Parole che, considerato che arrivano sul Fatto quotidiano, suonano quasi come campane a morto. Se è vero che, come profetizzato da Luigi Bisignani sul Tempo, l'addio di Grillo al Movimento sarà ufficiale "dopo le Europee", qualcosa si sta già muovendo in Parlamento e a Roma, dove Vincenzo Spadafora, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e fedelissimo di Di Maio, si sarebbe nelle ultime settimane avvicinato in maniera molto sospetta a Roberto Fico, che di Luigi è la nemesi politica e umana. Peggior tradimento di questo c'è solo quello degli elettori che si sta consumando in queste ore.

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